Gli eventi sismici del 2016 hanno interessato tutti i Comuni del Parco,
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seppur in misura
differente.
Molti edifici storici sono stati danneggiati e in alcuni
comuni sono presenti zone rosse a cui è interdetto l’accesso.
Le zone rosse e, più in generale, le limitazioni all’accesso negli abitati e
su strade e sentieri sono rappresentati nella mappa consultabile al seguente
L I N K
Le descrizioni riportate di seguito sono riferite allo stato precedente
il terremoto.
Mons Daemoniacus:
Secondo la leggenda era questo l'antico nome del paese, dovuto alla
pratica di culti pagani legati alla grotta della Sibilla e al lago
Pilato. Poi, nell'Alto Medioevo, su questo insediamento arroccato a
980 metri, proprio di fronte al Monte Sibilla, salirono i monaci
benedettini. Essi diedero un forte impulso alle attività e all'
organizzazione del territorio. Si formarono così i primi nuclei di
abitazioni dei coloni ai quali vennero affidate le terre possedute
dai religiosi per coltivarle. Così, già alla fine del X secolo,
Montemonaco costituiva un piccolo paese che, sotto la guida
spirituale e morale dei monaci, divenne, negli anni successivi, un
importante punto di riferimento del territorio montano.
DA VISITARE Da
piazza Roma (1), uno sguardo dalla terrazza
panoramica per poi giungere al Palazzo Comunale con
la torre civica (2) del ’300; si prosegue fino alle due chiese
di San Biagio (sec XV) e
San Benedetto Abate (sec XIII) (3).
All’interno di quest’ultima si trovano un Crocifisso in legno
policromo di fine quattrocento, un affresco di scuola crivellesca,
raffigurante Cristo crocifisso tra la Vergine e S. Lucia, un reliquiario
del XVI secolo in argento, che custodisce le reliquie del braccio di
S. Benedetto. Attraversando i giardini
pubblici (4) si possono osservare i resti delle
mura castellane (5) intervallate da tre
torrioni e un suggestivo panorama
sui massicci del M. Vettore e del M. Sibilla (6)
. Proseguendo si arriva alla porta S.
Biagio (7). Oltrepassatala, si giunge al
Parco Monteguarnieri (8). Proseguendo si arriva in
piazza Risorgimento (9).
Il percorso
attraverso le vie del borgo si conclude con i resti, inglobati all’
interno delle mura, di porta San Lorenzo (10)
. Splendida la villa Curi (11),
sede del Museo della Grotta della Sibilla.