La voce dei visitatori
I risultati di un sondaggio condotto nella preparazione
della strategia del turismo sostenibile

L’indagine effettuata nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini durante l’estate
del 2000 su un campione casuale di 234 visitatori tramite interviste in
profondità svolte nei principali siti turistici del territorio ha portato ai
seguenti risultati:
>il Parco rappresenta un’area la cui valenza naturale e culturale attrae oggi
prevalentemente segmenti di mercato collocati nelle fasce di età più
mature, formati per lo più da famiglie e coppie
> il 70 % dei visitatori proviene dalle Regioni limitrofe (39% dal Lazio ed in
particolare Roma, il 37% dalle Marche. Solo il 4% dall’Umbria e il 4% dalla
Toscana )
> il 5% dei visitatori è composto da stranieri provenienti per lo più dalla
Germania, dall’Olanda, dall’Inghilterra
> su 100 visitatori, nei giorni infrasettimanali, sono 23 gli escursionisti
(visitatori che non pernottano nel Parco), ma nel fine settimana diventano 60
> il 48 % dei turisti alloggia nella propria casa o in casa di parenti (fra questi
una grossa quota di "turisti di ritorno" cioè di locali che sono andati a vivere
fuori del proprio territorio e che vi ritornano per passare le vacanze), ma
dovendo scegliere una soluzione commerciale, l’albergo è la soluzione
preferita. L’agriturismo e le soluzioni plein air, in notevole crescita in
Europa, non emergono ancora in modo rilevante nel Parco.
> l’85% si serve della propria auto per visitare il Parco: ciò pone al centro
della strategia di turismo sostenibile la necessità di affrontare il problema
della gestione dei visitatori
> il passaparola resta la fonte d’informazione più frequente, ma i turisti
provenienti da aree meno vicine al Parco hanno fatto ricorso a strumenti
ufficiali come depliant, agenzie… Cominciano a farsi strada nuovi strumenti
quali la navigazione su Internet. Il turista prevalente è al momento un "fai
da te"
> il Parco è vissuto come un patrimonio di risorse naturalistiche, ma anche
storico-culturali, religiose, di tradizioni locali e gastronomiche. Nel Parco vi
sono tutti presupposti per un prodotto turistico ricco e differenziato.
> fra i fattori di scelta, la qualità dei servizi turistici non ha ancora quel peso
che si riscontra in contesti europei. Il visitatore del Parco di oggi non è
molto esigente in fatto di qualità, si limita a richiedere un trattamento
"familiare"
> su 100 visitatori per 25 si tratta di una prima visita, ma circa 50 visitatori
visitano il Parco più volte in un anno
> i "turisti di ritorno" cioè i locali che sono andati a vivere fuori del proprio
territorio e che vi ritornano per passare le vacanze possono essere stimati
con un valore attorno al 25/30% del movimento complessivo dei visitatori
> elevata è la permanenza media nel territorio del Parco: il 46% soggiorna
almeno un settimana, ma cresce l’importanza della vacanza breve da uno
a tre giorni (25%)
> i luoghi più conosciuti sono Castelluccio, Fiastra, il lago di Pilato,
Macereto, l’Infernaccio, Norcia, Visso, mentre quelli più visitati
Castelluccio, Visso e Norcia. Solo il 50% ha sentito parlare della Sibilla.
La fruizione tende a concentrarsi nei luoghi dove si soggiorna, tuttavia ai
turisti piace alternare diverse tipologie di attività
> il 61.5% dei visitatori conosce le Case del Parco, ma soltanto il 14% le ha
utilizzate per organizzare la propria visita
> il 18.4% dei visitatori ha usufruito delle visite guidate, ma il 40% è a
conoscenza del programma delle Guide del Parco e il 38% si dice
interessato a usufruirne in futuro
> le attività preferite sono: brevi passeggiate (sotto le 3 ore), la visita ai
centri storici, l’acquisto di prodotti locali, soprattutto gastronomici, le
manifestazioni legate alla tradizione
> la spesa media giornaliera risulta di 90.000 Lit, di modesta entità se
confrontata con la media italiana (170.000 Lit per il turista straniero,
Lit 130.000 per quello italiano).Particolarmente contenuta finora la spesa
per la fruizione turistica
> i servizi turistici ritenuti più importanti: l’ospitalità, la manutenzione dei
sentieri, la segnaletica, un servizio di navette per gli spostamenti sul
territorio. Fra i servizi importanti, quelli ritenuti più efficaci nel Parco dei
Sibillini sono la ristorazione, i menu tipici e l’ospitalità; fra i servizi
importanti, quelli di cui si sente maggiormente la necessità: l’incremento
di trasporti per gli spostamenti sul territorio (servizio navette,,,),
l’accessibilità per persone con minore mobilità, programmi di conferenze
ed attività culturali per la sera e in caso di cattivo tempo, la manutenzione
e la segnaletica dei sentieri, il numero chiuso per alcuni itinerari connotati
da maggiore fragilità (Lago di Pilato…)
> il grado di soddisfazione complessivo è discreto, non emergono né giudizi
entusiastici, né critiche severe.
Il principale risultato del "rapporto diagnostico", è quello di sintetizzare i
punti di forza , di debolezza, le opportunità e le minacce specifiche per il
territorio del Parco in modo da segnare una sorta di rotta per la definizione
della Strategia del turismo sostenibile:

Punti di forza:
> Ricchezza del patrimonio naturale, culturale, etnologico, sociale
> Differenziazione delle risorse fra i 3 versanti del Parco e fra le 4 stagioni
> Elementi di unicità (fra cui specie faunistiche e floristiche, mito della
Sibilla, manoscritti di Leopardi, Centro dei 2 Parchi…)
> Rinomanza di alcuni prodotti gastronomici
> Felice ubicazione geografica (non lontana da destinazioni turistiche di
forte richiamo)
> Crescita della domanda turistica negli ultimi 5 anni e presenza degli
stranieri nella zona Norcia-Preci
> Processo di pianificazione del Parco in fase di conclusione
> Scelte strategiche coraggiose (aver puntato sui giovani tramite Case del
Parco, CEA, Associazione Guide…)
> Comunicazione istituzionale efficace
Punti di debolezza:
> Elevata stagionalità della domanda
> Insufficiente e non coordinata attività promozionale e commerciale
> Carenza di ristoranti tipici, di servizi dedicati allo svago, di artigianato
tipico
> Scarsa disponibilità di trasporti pubblici (un pullmann alla settimana per
Castelluccio!)
> Modesta qualificazione dei servizi turistici (ritardo nei marchi di qualità per
le strutture ricettive, scarsa formazione professionale…)
> Assenza di regolamentazione nella gestione dei visitatori e aree
sottoposte a flussi superiori alla loro capacità di carico
> Presenza di elementi d’impatto ambientale ed incoerenti con il territorio
> Mancanza di sinergia fra le Istituzioni
> Frequenti elementi di conflittualità-dissidio a livello politico ed operativo
> Poca visibilità dei progetti in atto del Parco (Grande Anello, Anello Bike,
segnaletica, sentieristica…)
Opportunità:
> Incentivi economici a livello europeo, nazionale, regionale
> Carta europea come strumento per distinguersi a livello europeo
> Apertura di nuovi servizi (Grande Anello, Anello bike, Rifugi, Parco per
tutti, Museo Antropogeografico di Amandola…)
> Istituzione a livello nazionale della Compagnia dei Parchi come tour
operator delle aree protette
> Possibilità di attivazione del ruolo del Parco come laboratorio di sinergia
e catalizzatore del territorio (grazie anche ai concorsi per pianta
organica…)

Minacce:
> Prevalere dei dissidi , permanenza dei campanilismi, difficoltà a creare
partenariati
> Lentezza nel processo di maturazione del settore turistico e maggiore
competitività di altre aree
> Scarso riconoscimento del ruolo dei giovani, demotivazione delle leve
giovanili ed ulteriore spopolamento del territorio
> Banalizzazione delle tradizioni e sparizione dei mestieri e dei prodotti
autentici
> Perdita di attrattiva e di naturalezza del patrimonio
> Atteggiamento burocratico delle Istituzioni, mancanza di ascolto e di
orientamento alla risoluzione dei problemi
Scarsa utilizzazione del patrimonio delle attrattive del territorio e delle
strutture turistiche (per la ricettività…)
Il passaggio del millennio
Il Parco dei Sibillini
e la Carta Europea
del turismo sostenibile
“I popoli più antichi d’Italia”
Alla ricerca dell’arte e ...
... delle tradizioni artigiane
“Giovani nelle aree protette”
Forum Europeo dei giovani
La Carta dei Monti Sibillini
Il turismo culturale
e ambientale carta vincente
della Montagna
La “Carta di Arquata
del Tronto”
Progetto agricoltura
sostenibile
Per una strategia del turismo
sostenibile nel Parco
Nazionale dei Monti Sibillini
La voce dei visitatori
La proposta degli
operatori turistici

I numeri pubblicati home