Gli eventi sismici del 2016 hanno interessato tutti i Comuni del Parco,
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seppur in misura
differente.
Molti edifici storici sono stati danneggiati e in alcuni
comuni sono presenti zone rosse a cui è interdetto l’accesso.
Le zone rosse e, più in generale, le limitazioni all’accesso negli abitati e
su strade e sentieri sono rappresentati nella mappa consultabile al seguente
L I N K
Le descrizioni riportate di seguito sono riferite allo stato precedente
il terremoto.
Il bosco ha
rappresentato per secoli la vera risorsa della montagna. Il bosco è
il luogo delle carbonaie e delle prelibatezze, come funghi e
tartufi. Il bosco era il luogo vicino al quale venivano costruiti i
primi insediamenti urbani, come Cessapalombo, che deve il suo nome
all'antico termine latino caesa, ovvero da silva caesa
che significa selva tagliata. Questo centro abitato risalente al
IV-III secolo a.C., fu edificato in una fitta zona boschiva e si è
sviluppato nel tempo in varie frazioni, fra cui Montalto, Valle, Villa,
Tribbio e Monastero.
DA VISITARE In piazza Vittorio Emanuele (1) la chiesa di Sant'Andrea (2) conserva all'interno una pregevole statua lignea della Vergine con Bambino detta "Madonna dell’Impollata" del ‘400 e dietro l'altare, il dipinto "Mater Misericordiae con cavalieri" del camerte Girolamo di Giovanni. Nei dintorni merita un’escursione l'ex Castello di Montalto dove, in una posizione estremamente panoramica, si osservano imponenti ruderi di torri e mura e, poco distante, la chiesa di S. Benedetto; nella frazione di Montalto sorge il Palazzo Simonelli (3), sede del Museo delle Carbonaie. Interessante anche una visita a Monastero dove in una posizione isolata, a valle del centro abitato, si trova l' abbazia di S. Salvatore, caratterizzata da una bella cripta in cui sono custoditi elementi di notevole interesse artistico ed un affresco di Madonna con Bambino risalente al 1289-1330. Il letto d’erba dei giardini pubblici (4) è il posto migliore dove riposarsi.