La Carta dei Monti Sibillini
Carta Europea dei Giovani dei Parchi
di Antonella Franceschini

I - PARCHI PER VIVERE
I partecipanti al Primo Forum Europeo dei Giovani dei Parchi, riuniti a
Norcia nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini dal 23 al 27 settembre 2000,
fanno proprio il messaggio “Parchi per vivere” il quale esprime un’idea dei
Parchi , dei siti Natura 2000 e delle altre aree protette che essi condividono
e propone una sfida che intendono affrontare.

Quale idea dei Parchi
I Parchi rappresentano:
a. scrigni di valori e di risorse naturali e culturali che appartengono a tutti,
alle generazioni presenti e a quelle future;
b. laboratori in cui è possibile sperimentare nuovi meccanismi per uno
sviluppo sostenibile in grado di migliorare le condizioni sociali, culturali ed
economiche delle popolazioni residenti e di rappresentare un modello per le
altre;
c. luoghi delle opportunità per i giovani, che nei Parchi possono costruirsi
il proprio futuro, e per le istituzioni che grazie ai Parchi possono assolvere
alla funzione di guida che a esse compete, indicando ai giovani una
missione idonea a soddisfare il loro bisogno di valori, di protagonismo
e soprattutto di speranza.

Quale sfida
“Parchi per vivere” è una sfida che i giovani dei Parchi quotidianamente
affrontano e che intendono continuare ad affrontare: dimostrare come sia
possibile coniugare ecologia ed economia, natura e progresso,
conservazione e innovazione, stili di vita legati alla modernità e valori legati
alle tradizioni, razionalità urbana e concretezza rurale.

Quali giovani
Giovani dei Parchi sono coloro che, non solo per motivi di età, ma anche
per entusiasmo, risiedendo o operando in maniera continuativa nel territorio
dei Parchi, si impegnano ad affrontare la sfida: l’età anagrafica non dovrà
mai essere motivo di esclusione per coloro che intendono condividere
questo impegno.

II - DECALOGO
I partecipanti al Primo Forum Europeo dei Giovani dei Parchi:
1. ritengono che la sostenibilità sia una necessità imprescindibile
e che i Parchi siano ambiti ideali per sperimentarla concretamente;
2. affermano la propria volontà di difendere il patrimonio naturale e culturale
dei Parchi, ivi comprese le risorse agricole, dai rischi della scomparsa,
del degrado, della contaminazione;
3. pongono come obiettivo comune uno sviluppo economico che consideri
la limitazione delle risorse naturali e la compatibilità ambientale dei
processi
e che tenda al miglioramento del benessere delle popolazioni residenti;
4. ribadiscono il ruolo strategico dei giovani nei Parchi al fine di impedire
che venga spezzata la catena tra passato e futuro, saper fare tradizionali
e innovazioni tecnologiche e sottolineano la drammatica urgenza di
interventi che evitino di perdere per sempre radici e tradizioni;
5. constatano come le forme di sostegno pubblico alle iniziative dei giovani,
in particolare nei Parchi, non siano all’altezza degli obiettivi da raggiungere
e della disoccupazione giovanile da combattere, mentre proprio nei Parchi
si aprono prospettive positive per l’imprenditorialità giovanile, soprattutto se
si considerano i tanti bisogni, antichi e nuovi, non ancora soddisfatti;
6. sono convinti che per promuovere l’occupazione, sia necessario
sostenere, con misure idonee progetti d’impresa che siano condivisi dal
territorio, che presentino i caratteri della autonomia finanziaria (sia pure
raggiunta per gradi),della creatività, della flessibilità e dell’innovazione e che
siano in grado di creare attività e posti di lavoro anche per il futuro, anziché
privilegiare obiettivi meramente quantitativi o di breve termine o legati a
interessi corporativi;
7. rilevano l’importanza che la filosofia dei Parchi si diffonda anche
all’esterno ed in particolare che i giovani dei Parchi si colleghino con altri
giovani, in progetti comuni, anche di natura imprenditoriale
8. sottolineano la necessità di allacciare e intensificare i rapporti tra i
giovani dei Parchi a livello locale, nazionale ed europeo per dare, attraverso
la costituzione di raggruppamenti e la condivisione di percorsi, maggior
forza economica alle loro iniziative e per contribuire a qualificare e a
potenziare il sistema dei Parchi ai vari livelli;
9. offrono la propria disponibilità a stabilire un rapporto costante di scambio
e cooperazione con i giovani dei Parchi extraeuropei anche per contribuire
alla promozione della democrazia e della pace;
10. riaffermano il proprio entusiasmo, il proprio impegno quotidiano ad
affrontare la sfida per vivere nei Parchi e per realizzare Parchi per
la vita di tutti.

III - APPELLO
I partecipanti al Primo Forum Europeo dei giovani dei Parchi, guidati dai
principi contenuti nella Dichiarazione di Rio, nelle raccomandazioni
dell’Agenda 21, nella Carta del turismo sostenibile di Lanzarote e nella
Carta europea del turismo durevole, si rivolgono alla Federazione dei Parchi
nazionali e naturali d’Europa (Europarc), all’Associazione Europea dei
Parchi abitati, alle Federazioni nazionali dei Parchi e delle aree protette
perché condividano e trasmettano all’Unione Europea, al Consiglio
d’Europa, ai Governi nazionali, alle Regioni la presente Carta con il
seguente appello:

A. Sviluppare a tutti i livelli una politica specifica per i Parchi in grado di
trasformare la sostenibilità da dichiarazione di principio a prassi
sistematica.
Condizione indispensabile per vincere la sfida dei Parchi è l’adozione
di misure specifiche a tutti livelli: occorre dunque che l’Unione Europea
e quei governi nazionali e regionali che ne sono ancora privi adottino con
urgenza una politica organica per i Parchi e le altre aree protette.
Nell’ambito di tali politiche per i Parchi devono essere previsti:
> un processo di informazione-formazione a tutti i livelli (politici,
amministrativi, operativi) per convincere che la strada della sostenibilità sia
necessaria per il futuro del pianeta e per spiegare come sia possibile
praticare lo sviluppo sostenibile in concreto (agricoltura, turismo, utilizzo
delle risorse energetiche, trattamento dei rifiuti, trasporti, uso delle nuove
tecnologie, recupero dal degrado). E' doveroso far conoscere i vincoli,
ma anche le opportunità che tutto ciò comporta. Di questo processo
informativo-formativo dovranno essere definite ai vari livelli (europeo, statale,
regionale) europeo e nazionale le risorse necessarie e gli strumenti
più efficaci;
> misure dirette a superare i numerosi ostacoli che i giovani incontrano
allorché intendono trasformare le proprie idee in progetti concreti.
I giovani individuano nella burocrazia con le sue lentezze e rigidità l’ostacolo
più pericoloso perché fonte di demotivazioni e frustrazioni e indicano in
particolare le seguenti barriere da abbattere:
a. nella fase di elaborazione e presentazione vengono di fatto eliminati molti
progetti provenienti da singoli e da gruppi fortemente motivati, ma con
scarsa conoscenza delle procedure, con la conseguenza di vanificare
grandi potenzialità giovanili;
b. nella fase di avviamento dei lavori non è riconosciuta adeguatamente la
rilevanza degli investimenti immateriali che incidono fortemente soprattutto
nei progetti dei giovani e che sono necessari al loro successo;
c. le strutture classiche di assistenza alla creazione delle imprese ignorano
la complessità e la specificità degli ambienti (socio-culturali, commerciali,
istituzionali, amministrativi) afferenti alla gestione dei progetti;
d. nella fase di funzionamento delle imprese l’imprenditorialità giovanile ha
esigui margini di manovra finanziaria.

> azioni concrete tra le quali le seguenti:

a. promozione del sistema (europeo, nazionale, regionale) dei Parchi con
misure in grado di dare a essi la massima visibilità;
b. individuazione di Parchi pilota in cui sperimentare l'applicazione della
politica di sviluppo sostenibile estesa a tutto il territorio, senza che le
popolazioni possano in qualche modo essere penalizzate;
c. diffusione, anche via Internet, dei casi di eccellenza che rispondano a
effettivi criteri di economicità e di compatibilità ambientale;
d. coinvolgimento dei giovani nelle decisioni sulla pianificazione e sulla
programmazione nei Parchi;
e. azioni specifiche dirette alla formazione degli operatori del territorio, alla
concertazione locale, alla definizione di nuove qualifiche professionali (in
particolare della qualifica di interprete del patrimonio naturale e culturale),
allo scambio di esperienze e di competenze, alla cooperazione locale,
regionale, nazionale e transnazionale;
f. realizzazione di strutture di appoggio ai progetti di sviluppo sostenibile
dei Parchi al fine di:
- valorizzare la ricchezza delle proposte provenienti dalla molteplicità degli
attori sociali, in particolare giovani;
- offrire un supporto qualificato all’elaborazione delle azioni progettuali,
all’individuazione dei canali finanziari, alla rendicontazione, al monitoraggio
e alla valutazione dei risultati ottenuti, alla promozione pubblicitaria;
- dare un sostegno alla realizzazione degli interventi progettati con
particolare riferimento all’assistenza tecnica e all'addestramento al fine di
raggiungere i risultati attesi in ciascuna fase del ciclo di vita dei progetti;
- realizzare pacchetti turistici che promuovano il patrimonio naturale e
culturale dei Parchi nonché reti commerciali dei prodotti dei Parchi;
g. riconoscimento e finanziamento degli investimenti immateriali con
particolare riferimento a quelli necessari per la costituzione del gruppo
promotore, per la progettazione, per l'avviamento degli interventi, per i
rapporti con le istituzioni e con gli enti erogatori, per la creazione di reti
e di partnership, per il radicamento del progetto sul territorio;
h. previsione di garanzie bancarie non reali, ma legate alla qualità del
progetto e alla capacità dei promotori;
i. promozione della solidarietà verso i Parchi che si esprimano in particolare
nelle seguenti direzioni:
- riconoscimento di alcuni diritti a chi svolge azioni di volontariato nei Parchi
tra cui il diritto alla copertura dei rischi e il diritto a un indennizzo forfetario
per le spese non soggetto a imposte;
- aiuto alle imprese che, nel quadro della riduzione dell'orario di lavoro,
promuovano azioni di effettivo volontariato dei propri dipendenti all'interno dei
Parchi o che sponsorizzino azioni di sviluppo sostenibile o di recupero
ambientale nel territorio dei Parchi;
- agevolazioni per la creazione di Fondazioni private che perseguano
l’obiettivo di sollecitare e canalizzare l’impegno anche finanziario dei singoli
cittadini, delle imprese e degli enti a sostegno del lavoro giovanile nei
Parchi.

B. Valorizzare la specificità dei Parchi e promuovere il protagonismo degli
operatori locali, soprattutto giovani

Occorre superare un’interpretazione astratta e formalistica di alcuni principi,
come quello della libera concorrenza, che privilegiano soggetti
economicamente forti esterni al territorio dei Parchi a discapito dei giovani
residenti e che finiscono per drenare una parte consistente delle risorse
umane e delle risorse finanziarie destinate ai Parchi.

In questo quadro gli organi gestori dei Parchi devono:
- sostenere le iniziative dei giovani riservando ad essi una parte del proprio
bilancio e svolgendo una specifica attività di alta consulenza per le attività
imprenditoriali che questi intendono svolgere;
- affidare in convenzione alle cooperative di giovani servizi finalizzati agli
obiettivi dei Parchi;
- concedere a condizioni agevolate alle imprese condotte da giovani l’uso
del proprio emblema e della propria denominazione a prodotti
qualitativamente garantiti che provengono dal territorio dei Parchi.

C. Imprimere un forte impulso alla creatività
Il potenziale creativo umano è molto più ampio di quanto gli strumenti
attuali e la sensibilità delle istituzioni sappiano raccogliere e mettere a
frutto.

1. L’arte, in particolare, può diventare una forma potente di educazione alla
natura.
Gli artisti possono proporre una relazione con l’ambiente naturale fornendo
significati, sensazioni ed emozioni che riavvicinino le persone all’ambiente
naturale.
C’è un rapporto con la natura da recuperare e da reinventare: è possibile
mettersi in relazione con la natura, vivere e interagire con essa, con i suoi
silenzi, con i suoi tempi lunghi , ove distendersi e aprirsi a nuovi significati
dell’esistere.
I Parchi, che hanno il compito di sperimentare nuovi modi di fruizione del
territorio e nuove proposte per un ritorno alla natura, che pure tenga conto
dell’attuale modo di vivere e di sentire, possono utilizzare la mediazione
artistica per collegare i valori di sempre con la sensibilità contemporanea.

2. La fantasia deve potersi esprimere sia all’interno che all’esterno dei
Parchi. A tal fine, si ritengono particolarmente utili concorsi di idee, banditi
dalle diverse istituzioni a seconda della loro competenza, diretti a
sollecitare indicazioni e soluzioni che di quella fantasia siano espressione.
I partecipanti al Primo Forum Europeo dei Giovani dei Parchi:
> rinnovano la richiesta all’Assemblea Generale di Europarc
(Europarc 2000) di fare proprio questo appello;
> chiedono all’Assemblea di dare continuità al Forum con scadenza almeno
biennale;
> decidono di aprire sul sito Internet del Parco Nazionale dei Monti Sibillini
(www.sibillini.net e – mail: informazioni@sibillini.net ) e sugli altri siti che si
renderanno disponibili un forum virtuale per consentire ai giovani e a tutti gli
interessati di arricchire la presente Carta e di intraprendere percorsi
comuni.

Norcia, 27 settembre 2000

Il passaggio del millennio
Il Parco dei Sibillini
e la Carta Europea
del turismo sostenibile
“I popoli più antichi d’Italia”
Alla ricerca dell’arte e ...
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“Giovani nelle aree protette”
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La Carta dei Monti Sibillini
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