Insediamento
del nuovo Presidente
Una nuova edizione
del giornale del Parco
Appello al Ministro
per il Lago di Pilato
Castelluccio: un progetto
per il territorio
Il sistema di fruizione
del Parco
Il ritorno dell'orso bruno
dell'appennino
Camoscio:
una gradita sorpresa
nell’area faunistica
di Bolognola
La presenza storica
dell’orso sui Monti Sibillini
Notizie in breve
Castelluccio: un progetto per il territorio

Sviluppo del turismo e conservazione dell’ambiente: sono questi i cardini
sui quali si sta sviluppando il nuovo progetto per la riorganizzazione
delle attività nella zona di Castelluccio, una delle aree paesisticamente
più interessanti dei Monti Sibillini. Un progetto che nasce da un dibattito
arduo che, negli anni passati, ha suscitato anche vivaci polemiche ma
che oggi ha trovato una giusta ricomposizione intorno ad un tavolo
di lavoro congiunto dove amministrazioni pubbliche, abitanti e parco
hanno voluto e saputo trovare soluzioni che fossero in linea con le reali
esigenze del territorio.
In altri termini ciò significa saper operare in un’ottica di rete vivendo
appieno le potenzialità offerte dall’intero comprensorio dei Sibillini e non
da una realtà, pur centrale ed importante, come quella di un comune
come Norcia. Interventi quindi di razionale utilizzo del territorio e rispetto
dell’ambiente. In altre parole “turismo sostenibile”, ovvero un turismo
che non punta semplicemente al numero dei visitatori, ma che tiene in
giusta considerazione sia il loro impatto sull’ambiente che le ricadute
economiche per la realtà locale che tale attività deve assolutamente
garantire. Non quindi ad un turismo sciatto che sopporta, per sopravvivere,
il transito di auto e caravan sui prati e pascoli o che minaccia la fragilità
del territorio - peraltro riconosciuto anche quale Zona di Protezione
Speciale (ZPS) ai sensi della Direttiva Europea Habitat - ma
organizzazione della fruizione in aree controllate e progressiva attivazione
di servizi di qualità e di accoglienza. Altrettanto importante è il rispetto
di alcune semplici regole fondamentali. La chiusura delle strade che
attraversano i Piani, fatte salve le esigenze produttive locali, costituisce
un altro tassello di questo progetto articolato che prevede anche
l’attivazione di un camping e di un’area di sosta per caravan, servizi
bus-navetta, interventi di recupero ambientale, attività di informazione
ed assistenza qualificata ai visitatori.
Si tratta quindi di un progetto che, data la sua complessità, sarà attivato
progressivamente nel tempo ma che già da questo anno inizierà a dare
i primi risultati. In questo ultimo periodo l’azione del Parco è stata poi
particolarmente importante in riferimento alla strategia generale sul
turismo che ha portato interessanti ricadute nell’area: solo nell’ultimo
anno l’incremento degli arrivi è stato di quasi il15%, i posti letto sono
aumentati, dal 1999 al 2004, di quasi il 40%, mentre i visitatori
provenienti dall’estero sono cresciuti in pochi anni dal 3 al 13%.
Risultati questi di sicuro valore che danno nuova forza e speranza ad
un territorio, fino ad oggi visto come marginale ma che sta
progressivamente assumendo un valore ed un centralità riconosciuta,
non più solo a livello regionale o nazionale, ma addirittura anche
internazionale.

Alfredo Fermanelli
(Direttore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini)


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