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del nuovo Presidente
Una nuova edizione
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Appello al Ministro
per il Lago di Pilato
Castelluccio: un progetto
per il territorio
Il sistema di fruizione
del Parco
Il ritorno dell'orso bruno
dell'appennino
Camoscio:
una gradita sorpresa
nell’area faunistica
di Bolognola
La presenza storica
dell’orso sui Monti Sibillini
Notizie in breve
Notizie in breve

Un Disciplinare per tutelare l'acqua, una delle risorse
più preziose dei Sibillini

Dopo un lungo iter, iniziato con la redazione del Piano delle Acque
del Parco e proseguito con un’attenta opera di concertazione con le
Autorità di Bacino competenti (l’Autorità di Bacino del Tevere, l’autorità
di Bacino Regionale delle Marche e l’Autorità di Bacino Interregionale
del fiume Tronto), è stato approvato il Disciplinare per la salvaguardia
e l’uso compatibile delle risorse idriche nel territorio del Parco.
Il Piano - redatto anche con l’aiuto degli agenti del CFS che hanno
realizzato un monitoraggio costante delle acque dei Sibillini - ha
evidenziato lo stato di preoccupante sfruttamento che ha portato negli
ultimi decenni a captare ben oltre i due terzi delle sorgenti di questo
territorio. Per garantire la tutela degli ecosistemi legati all’acqua e un
utilizzo razionale e compatibile delle risorse idriche, il Disciplinare vieta
nuove captazioni nelle zone a massima tutela del Piano per il Parco
e pone l’obbligo di monitoraggio periodico delle acque ai soggetti titolari
delle concessioni di prelievo idrico attualmente in atto. In linea con
le altre normative nazionali di settore, i nuovi prelievi dovranno garantire
il mantenimento di un adeguato deflusso residuale. Sono infine previsti
interventi finalizzati al miglioramento della qualità delle acque e al
recupero degli ecosistemi originari delle aree definite “critiche”.
La criticità di un’area si determina laddove la portata superficiale risulta
inferiore al deflusso minimo vitale (DMV), ovvero all’indice che valuta la
quantità minima di acqua necessaria per garantire la sopravvivenza
dell’ecosistema fluviale.


Aree Pic-nic e pulizia di microdiscariche:
due progeti per lo sviluppo del turismo finanziati
dal Parco ai Comuni
Il Parco ha recentemente avviato un nuovo ed articolato progetto
per favorire il turismo e garantire il miglioramento della qualità ambientale
del territorio. Sono state così individuate, con la collaborazione del CTA
di Visso, le tante piccole discariche abusive presenti nei Sibillini al fine
del loro risanamento. Sette i Comuni che hanno aderito all’iniziativa
e che hanno usufruito del finanziamento del Parco per un importo
di circa 45 mila Euro che ha portato o sta portando al recupero
ambientale di ben 31 microdiscariche.
In base alla funzionalità e all’integrazione dei servizi con le altre strutture
di fruizione, sono poi stati individuati dei siti idonei alla realizzazione
di aree pic-nic, dando la precedenza a quelli ubicati lungo la Grande Via
del Parco. Diversi sono i Comuni che hanno collaborato assicurando
la disponibilità di un’area e che stanno così ricevendo gli arredi,
acquistati dal Parco, per un importo complessivo di 27 mila Euro.
Altri 45 mila Euro sono stati concessi ai comuni che hanno richiesto
fondi per la realizzazione di punti fuoco; l’operazione permetterà la
realizzazione o l’ampliamento di 17 aree pic-nic.

Nuove aree camper
È in corso la procedura per la realizzazione o, in alcuni casi
il completamento, di un altro importante elemento per la promozione
ed organizzazione turistica del territorio, ovvero le aree camper che
si ritiene possano essere rese operative, grazie anche alla
collaborazione con i Comuni, nel breve-medio periodo.

Due nuovi Quaderni scientifico divulgativi
È uscito nel mese di febbraio scorso I corsi d’acqua e i pesci del Parco,
un nuovo volume che si aggiunge alla collana dei Quaderni scientifico
divulgativi. La pubblicazione analizza lo stato di naturalità dell’ambiente
fluviale, le portate e la qualità delle acque esaminando, con attenzione,
la componente ittica in rapporto ai diversi ambiti territoriali (Carta Ittica):
dal bacino del Chienti, al Tronto, all’Aso, al Fluvione e al Nera.
È appena uscito invece il quaderno sul progetto di reintroduzione del
cervo nei Sibillini; la pubblicazione dopo un excursus storico sulla
presenza di questa nobile specie nel territorio, e sul progetto di
reintroduzione avviato, esamina i dati raccolti nei due anni di rilevamenti
telemetrici e di osservazioni, prestando un particolare occhio di riguardo
al futuro, ovvero alle possibilità di espansione del cervo nei Sibillini
e nelle zone circostanti.


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