LEADER II:
un'iniziativa comunitaria di sviluppo rurale

Sara Coccia, direttore tecnico del GAL Sibillini-Umbria, illustra
il progetto promosso dal Parco per la Valnerina


LEADER II è un’iniziativa dell’Unione europea che ha come obiettivo lo
sviluppo rurale nei territori interessati dall’obiettivo 5b.
Lo sviluppo rurale non sempre coincide e si esaurisce con lo sviluppo
agricolo: è questa la filosofia del LEADER accanto alla considerazione
che la programmazione per un territorio deve partire dalle proposte delle
popolazioni locali, chiamate ad elaborare, attraverso Gruppi di Azione
Locale, azioni innovative di sviluppo, ovviamente, in relazione e in
coordinamento con la programmazione nazionale, regionale e comunitaria.
È dal 1988, con il Reg. 2052, che la Comunità europea ha modificato gli
interventi a sostegno delle aree rurali d’Europa nella convinzione che solo
attraverso modelli di sviluppo integrato possa conseguirsi crescita
socio-economica, adeguati livelli di occupazione e di reddito e soprattutto
un miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni.
Accanto agli interventi per l’agricoltura si rilevano oggi necessarie iniziative
che incentivino il turismo rurale, i servizi, la valorizzazione dei prodotti
agricoli nonché la tutela ed una migliore funzione dell’ambiente.
Nel quadro delle finalità del LEADER II, nel territorio della Valnerina, è stato
costituito, promosso dall’Ente Parco Nazionale dei Monti Sibillini,
un Gruppo di Azione Locale denominato “GAL Sibillini Umbria”. Si tratta
di un’associazione di partners pubblici e privati di cui fa parte l’Ente Parco,
i dieci Comuni del Valnerina, la Comunità Montana Valnerina, il Cederav
(Centro per la documentazione e la ricerca antropologica in Valnerina
e nella dorsale appenninica umbra), la Provincia di Perugia
e la Legambiente. L’adesione di altri partners privati è in fase di definizione.
Il GAL, costituitosi nel giugno 1996, ha prodotto un Piano di Azione Locale
(PAL), progetto integrato multisettoriale, che il 29 ottobre 1997 è stato
approvato dalla Regione Umbria. Il Piano, nell’attuale formulazione, prevede
investimenti per oltre 3 miliardi e mezzo di lire di cui 1 miliardo e mezzo
di coofinanziamento dei soggetti attuatori.
Con il piano si persegue uno sviluppo sostenibile dell’area attraverso azioni
innovative ma a basso impatto ambientale, privilegiando il settore terziario
avanzato, la fruizione del patrimonio naturale e il turismo in ambito rurale,
senza per questo trascurare i punti di forza dell’area come le produzioni
agricole tipiche largamente conosciute. Esempio di intervento nel settore
dell’assistenza tecnica allo sviluppo rurale è il completamento del Centro
per la Valorizzazione dei Prodotti Tipici di Norcia, finanziato dal LEADER I
appena conclusosi. Nel centro di Valorizzazione verrà realizzato
un laboratorio per la ricerca e la formazione di operatori nelle produzioni
alimentari di qualità.
Nel Comune di Preci, nella storica Abbazia di S. Eutizio, centro di religione
e cultura del passato, verranno allestiti spazi didattici per lo svolgimento
di corsi estive e incontri di studio a carattere residenziale. L’Ente Parco,
come esperimento pilota, ha già realizzato, lo scorso settembre,
una Scuola estiva post-lauream di Economia ambientale.
Nel quadro degli interventi in rete rientrano i progetti del Laboratorio
Germoplasma e Giardino Appenninico nel Comune di Sant’Anatolia
di Narco, il Centro di Educazione Ambientale a Poggiodomo, l’Atlante
della Valnerina e l’Ecomuseo a Cerreto di Spoleto, il progetto pilota
per lo smaltimento dei rifiuti e il trattamento dei residui nell’area del Parco,
azioni che consentiranno di diffondere nel territorio lavoro, ricerca e fruizione
turistica.
Anche i privati cittadini potranno essere soggetti attuatori di numerose
azioni del Piano che il GAL provvederà a pubblicizzare adeguatamente
secondo la vigente normativa. È naturale che un progetto di tali dimensioni
potrà anche essere un’occasione in più per risollevare una zona,
la Valnerina (di cui fanno parte anche Norcia e Preci che rientrano
nel Parco dei Sibillini), recentemente colpita da una crisi sismica che ha
provocato danni e disagi di cui si dovrà tenere conto nella futura
riformulazione del Piano. Si fa comunque presente che per qualsiasi
informazione o curiosità è ormai funzionante e a completa disposizione
dei cittadini la sede operativa del GAL Sibillini Umbria che si trova a Norcia
in Via Roma 16 (ex sede della Valnerina servizi), tel. 0743/816347.

Sara Coccia
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Un mistero tutto al femminile
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di Ussita e Bolognola
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Case del Parco
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Politiche e Parco
Alla scoperta del Parco
della Val Grande
LEADER II: un’iniziativa
comunitaria di sviluppo rurale

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