Il nostro impegno
per il Countdown 2010
Il Parco valore aggiunto
per il territorio
I progetti per il territorio
Valorizzazione delle aree
e dei percorsi verdi a Visso
Riqualificazione della Valle
del Fiastrone
Il recupero di Palazzo
Leopardi a Montefortino
Un progetto per far rivivere
l’Alta Val d’Aso
Norcia: il Complesso
monumentale San Francesco
Interventi nella Valle
del Campiano
Le favolose fioriture del Parco
Fuochi all’aperto: verso
una semplificazione delle
procedure
Il Piviere tortolino:
storia di un incontro inatteso
L’Atlante degli uccelli
nidificanti
Nuove prospettive
per l’economia del Parco
L’esperienza Varnelli
tra passato e futuro
Economia e territorio:
il Marchio del Parco
Il sito del Parco Nazionale
dei Monti Sibillini
Tecnologia Open Source
per i portali del Parco
L’Associazione delle guide
del Parco
Il nostro impegno per il Countdown 2010
Fermare la perdita di biodiversità

La biodiversità, definita come “la ricchezza della vita sulla Terra”, indica il
numero delle specie viventi esistenti, ma si riferisce anche alla variabilità
genetica all’interno di ciascuna specie e alla diversità degli ecosistemi.
Essa costituisce così una insostituibile fonte di risorse di importanza
essenziale per l’umanità, che vanno dai prodotti alimentari a quelli di
base per i farmaci, fino alle materie prime e per la produzione di energia
rinnovabile, e possiede un valore economico e sociale legato alle attività
turistiche, ricreative, educative e scientifiche. Inoltre, regola i processi
idrogeologici e climatici.
La conservazione della biodiversità, quindi, oltre ad avere un significato
etico non secondario, rappresenta un bisogno primario, da cui dipendono
le condizioni di esistenza dei popoli.
Purtroppo, lo sfruttamento indiscriminato del territorio operato dall’uomo
soprattutto in epoca moderna, ha causato, a partire dal XVII secolo,
l’estinzione documentata di 726 specie - a cui probabilmente si
aggiungono molte altre specie estinte prima ancora di essere state
scoperte - mentre oltre il 10% delle specie animali e vegetali mondiali
sono attualmente minacciate di estinzione.
Al fine di arrestare, entro il 2010, questa drammatica perdita di
biodiversità a livello mondiale, è nato il Countdown 2010, una grande
alleanza tra privati, associazioni e Istituzioni. Si basa su accordi
internazionali come quelli firmati durante il Consiglio Europeo a Göteborg
nel 2001, il Summit Mondiale sullo Sviluppo Sostenibile nel 2002 a
Johannesburg, la Conferenza delle Parti alla Convenzione sulla Diversità
Biologica nel 2002 e la quinta Conferenza Ministeriale “Ambiente per
Europa” tenutasi nel 2003.
Proprio in questi giorni si è appena concluso un altro importante
appuntamento internazionale sul tema: l’VIII Conferenza delle parti della
Convenzione sulla diversità biologica (COP-8) che si è svolta a Curitiba,
in Brasile.
Il passo più importante intrapreso finora è stato la ratifica dell’alleanza da
parte dei governi europei avvenuta lo scorso anno a Montecatini per
iniziativa del Governo Italiano, primo firmatario del patto internazionale.
Ma come è possibile fermare, in meno di cinque anni, l’incessante
perdita di specie che è stata valutata da 100 a 1000 volte superiore a
quella naturale? Innanzi tutto sensibilizzando l’opinione pubblica su un
grave problema che finora ha coinvolto solo la comunità ambientale.
L’iniziativa Countdown 2010 è il primo passo per riunire, sotto un’unica
bandiera, il mondo ambientalista e imporre i suoi temi nelle agende
politiche dei governi europei, facendo sì che il messaggio sia preso in
considerazione anche dai vari settori economici.
Secondo la Lista Rossa dell’IUCN (l’Unione internazionale per la
salvaguardia della natura), in Europa ci sono 39 specie minacciate di
mammiferi, 29 di uccelli, 14 di rettili, 16 di anfibi, 64 di pesci d’acqua
dolce, 174 di molluschi, 164 di invertebrati e 53 di piante. Sebbene il
destino di queste specie sia legato a complessi fenomeni socio-
economici e ambientali, che talvolta coinvolgono addirittura l’intero
pianeta, come i cambiamenti climatici, un ruolo fondamentale per la loro
conservazione è svolto dalle aree protette, nate proprio per assolvere
principalmente tale importante e difficile e compito. Anche il Parco
Nazionale dei Monti Sibillini, così, offre il suo contributo nell’attuare
Countdown 2010, garantendo la sopravvivenza di alcune specie
minacciate di estinzione da sempre presenti nel suo territorio, come il
lupo, la vipera dell’Orsini e il coleottero Rosalia alpina, e attraverso la
reintroduzione, recentemente avviata, del Camoscio appenninico, uno dei
vertebrati più rari e importanti d’Europa.

Aldo Cosentino


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