Il nostro impegno per il Countdown 2010 Fermare la perdita di biodiversità La biodiversità, definita come la ricchezza della vita sulla Terra, indica il numero delle specie viventi esistenti, ma si riferisce anche alla variabilità genetica allinterno di ciascuna specie e alla diversità degli ecosistemi. Essa costituisce così una insostituibile fonte di risorse di importanza essenziale per lumanità, che vanno dai prodotti alimentari a quelli di base per i farmaci, fino alle materie prime e per la produzione di energia rinnovabile, e possiede un valore economico e sociale legato alle attività turistiche, ricreative, educative e scientifiche. Inoltre, regola i processi idrogeologici e climatici. La conservazione della biodiversità, quindi, oltre ad avere un significato etico non secondario, rappresenta un bisogno primario, da cui dipendono le condizioni di esistenza dei popoli. Purtroppo, lo sfruttamento indiscriminato del territorio operato dalluomo soprattutto in epoca moderna, ha causato, a partire dal XVII secolo, lestinzione documentata di 726 specie - a cui probabilmente si aggiungono molte altre specie estinte prima ancora di essere state scoperte - mentre oltre il 10% delle specie animali e vegetali mondiali sono attualmente minacciate di estinzione. Al fine di arrestare, entro il 2010, questa drammatica perdita di biodiversità a livello mondiale, è nato il Countdown 2010, una grande alleanza tra privati, associazioni e Istituzioni. Si basa su accordi internazionali come quelli firmati durante il Consiglio Europeo a Göteborg nel 2001, il Summit Mondiale sullo Sviluppo Sostenibile nel 2002 a Johannesburg, la Conferenza delle Parti alla Convenzione sulla Diversità Biologica nel 2002 e la quinta Conferenza Ministeriale Ambiente per Europa tenutasi nel 2003. Proprio in questi giorni si è appena concluso un altro importante appuntamento internazionale sul tema: lVIII Conferenza delle parti della Convenzione sulla diversità biologica (COP-8) che si è svolta a Curitiba, in Brasile. Il passo più importante intrapreso finora è stato la ratifica dellalleanza da parte dei governi europei avvenuta lo scorso anno a Montecatini per iniziativa del Governo Italiano, primo firmatario del patto internazionale. Ma come è possibile fermare, in meno di cinque anni, lincessante perdita di specie che è stata valutata da 100 a 1000 volte superiore a quella naturale? Innanzi tutto sensibilizzando lopinione pubblica su un grave problema che finora ha coinvolto solo la comunità ambientale. Liniziativa Countdown 2010 è il primo passo per riunire, sotto ununica bandiera, il mondo ambientalista e imporre i suoi temi nelle agende politiche dei governi europei, facendo sì che il messaggio sia preso in considerazione anche dai vari settori economici. Secondo la Lista Rossa dellIUCN (lUnione internazionale per la salvaguardia della natura), in Europa ci sono 39 specie minacciate di mammiferi, 29 di uccelli, 14 di rettili, 16 di anfibi, 64 di pesci dacqua dolce, 174 di molluschi, 164 di invertebrati e 53 di piante. Sebbene il destino di queste specie sia legato a complessi fenomeni socio- economici e ambientali, che talvolta coinvolgono addirittura lintero pianeta, come i cambiamenti climatici, un ruolo fondamentale per la loro conservazione è svolto dalle aree protette, nate proprio per assolvere principalmente tale importante e difficile e compito. Anche il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, così, offre il suo contributo nellattuare Countdown 2010, garantendo la sopravvivenza di alcune specie minacciate di estinzione da sempre presenti nel suo territorio, come il lupo, la vipera dellOrsini e il coleottero Rosalia alpina, e attraverso la reintroduzione, recentemente avviata, del Camoscio appenninico, uno dei vertebrati più rari e importanti dEuropa. Aldo Cosentino |
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