Il nostro impegno
per il Countdown 2010
Il Parco valore aggiunto
per il territorio
I progetti per il territorio
Valorizzazione delle aree
e dei percorsi verdi a Visso
Riqualificazione della Valle
del Fiastrone
Il recupero di Palazzo
Leopardi a Montefortino
Un progetto per far rivivere
l’Alta Val d’Aso
Norcia: il Complesso
monumentale San Francesco
Interventi nella Valle
del Campiano
Le favolose fioriture del Parco
Fuochi all’aperto: verso
una semplificazione delle
procedure
Il Piviere tortolino:
storia di un incontro inatteso
L’Atlante degli uccelli
nidificanti
Nuove prospettive
per l’economia del Parco
L’esperienza Varnelli
tra passato e futuro
Economia e territorio:
il Marchio del Parco
Il sito del Parco Nazionale
dei Monti Sibillini
Tecnologia Open Source
per i portali del Parco
L’Associazione delle guide
del Parco
Valorizzazione delle aree e dei percorsi verdi
a Visso

Adagiato ai piedi del Colle della Torre, il Giardino Appenninico “Parco G.
Jaja” domina dall’alto l’abitato di Visso. È un’area verde di notevole
suggestione per la presenza di movimentate scalinate in pietra che si
alternano ad affioramenti rocciosi, muretti a secco e terrazzi dai quali è
possibile ammirare il panorama che si apre, da un lato, sulla valle del
Fiume Ussita e dall’altro sui tetti del centro storico.
Oltre al suo pregio naturalistico, il Giardino emana un forte senso di
storicità per la vicinanza con l’antico e diruto convento, una volta annesso
alla trecentesca chiesa di San Barnaba (che dal XVI sec. è stata
trasformata nell’attuale Immacolata Concezione) retto dall’ordine degli
Apostolini, religiosi dediti a vita eremitica e contemplativa che su queste
terre, probabilmente, raccoglievano le loro erbe medicamentose.
Per di più quest’area si inserisce in un percorso storico di maggior
respiro che dai vicoli medievali del centro conduce al complesso
archeologico delle torri, testimoni del castello risalente al XII secolo.
Il fascino del luogo fu percepito per primo dal professor Goffredo Jaja,
geografo presso l’Università di Genova, che poco a poco lo trasformò nel
proprio giardino, rifugio appartato e silenzioso sovrastante la sua casa di
Largo Gregorio XIII. La consapevolezza di aver ancor più impreziosito uno
spazio già pregno di storia lo indusse a donarlo, nel 1951, al Comune di
Visso che lo dedicò alla sua memoria.
Dopo alcuni anni di abbandono, su finanziamento concesso dal Parco
Nazionale dei Monti Sibillini e in accordo con il Comune di Visso, questo
luogo solitario e forse dimenticato dai più giovani sta tornando al suo
antico splendore grazie alla realizzazione di un progetto ambizioso.
Quello del recupero di un’area di notevole interesse paesaggistico e
naturalistico il cui pregevole patrimonio vegetale è valorizzato
dall’allestimento di un Giardino Appenninico dove ritrovare, almeno in
parte, la grande ricchezza e complessità floristica presente nel territorio
dei Monti Sibillini. Il progetto ha avviato la trasformazione del giardino in
un orto botanico, nel quale oggi convivono specie ornamentali, impiantate
nel corso degli anni, con quelle spontanee, nate in seguito al lungo
periodo di abbandono.
La natura ha fatto il suo corso; è stato sufficiente differenziare e
caratterizzare meglio gli ambienti esistenti (prati, rocce affioranti, rupi,
boschetti) al fine di ricreare alcuni degli habitat presenti nel territorio del
Parco. Tutto questo senza stravolgere il naturale e delicato equilibrio che
è stato lentamente raggiunto nel tempo.
Il recupero del Giardino Appenninico “Parco G. Jaja” è parte integrante
di un progetto più ampio che comprende altre aree verdi di Visso. Si è
voluto dar vita ad un percorso articolato che, dai Giardini del Lago,
anch’essi oggetto di un recente intervento realizzato grazie a un
finanziamento del Parco, si snoda lungo gli argini del torrente Ussita e
del fiume Nera (intervento in via di completa attivazione, anch’esso
finanziato grazie al Parco) giungendo fino al Giardino Appenninico dopo
aver oltrepassato il rigoglioso Giardino Ripariale annesso al Laboratorio
Didattico presso la sede del Parco.
Un percorso facilmente accessibile - in parte già provvisto di pannelli
informativi ed aree sosta - che, attraverso il centro storico, guida il turista
alla scoperta degli aspetti storici e naturalistici che Visso è in grado di
offrire. Un percorso che unisce, alla comodità di osservazione,
l’importante funzione di conservazione delle specie, soprattutto le
endemiche e le più minacciate. Un percorso che può rappresentare una
esperienza didattica all’aria aperta godibile in ogni stagione, in grado di
far nascere, nel visitatore, una nuova sensibilità ed un ritrovato rispetto
nei confronti della natura.

Donatella Rosi


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