Valorizzazione delle aree e dei percorsi verdi a Visso Adagiato ai piedi del Colle della Torre, il Giardino Appenninico Parco G. Jaja domina dallalto labitato di Visso. È unarea verde di notevole suggestione per la presenza di movimentate scalinate in pietra che si alternano ad affioramenti rocciosi, muretti a secco e terrazzi dai quali è possibile ammirare il panorama che si apre, da un lato, sulla valle del Fiume Ussita e dallaltro sui tetti del centro storico. Oltre al suo pregio naturalistico, il Giardino emana un forte senso di storicità per la vicinanza con lantico e diruto convento, una volta annesso alla trecentesca chiesa di San Barnaba (che dal XVI sec. è stata trasformata nellattuale Immacolata Concezione) retto dallordine degli Apostolini, religiosi dediti a vita eremitica e contemplativa che su queste terre, probabilmente, raccoglievano le loro erbe medicamentose. Per di più questarea si inserisce in un percorso storico di maggior respiro che dai vicoli medievali del centro conduce al complesso archeologico delle torri, testimoni del castello risalente al XII secolo. Il fascino del luogo fu percepito per primo dal professor Goffredo Jaja, geografo presso lUniversità di Genova, che poco a poco lo trasformò nel proprio giardino, rifugio appartato e silenzioso sovrastante la sua casa di Largo Gregorio XIII. La consapevolezza di aver ancor più impreziosito uno spazio già pregno di storia lo indusse a donarlo, nel 1951, al Comune di Visso che lo dedicò alla sua memoria. Dopo alcuni anni di abbandono, su finanziamento concesso dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini e in accordo con il Comune di Visso, questo luogo solitario e forse dimenticato dai più giovani sta tornando al suo antico splendore grazie alla realizzazione di un progetto ambizioso. Quello del recupero di unarea di notevole interesse paesaggistico e naturalistico il cui pregevole patrimonio vegetale è valorizzato dallallestimento di un Giardino Appenninico dove ritrovare, almeno in parte, la grande ricchezza e complessità floristica presente nel territorio dei Monti Sibillini. Il progetto ha avviato la trasformazione del giardino in un orto botanico, nel quale oggi convivono specie ornamentali, impiantate nel corso degli anni, con quelle spontanee, nate in seguito al lungo periodo di abbandono. La natura ha fatto il suo corso; è stato sufficiente differenziare e caratterizzare meglio gli ambienti esistenti (prati, rocce affioranti, rupi, boschetti) al fine di ricreare alcuni degli habitat presenti nel territorio del Parco. Tutto questo senza stravolgere il naturale e delicato equilibrio che è stato lentamente raggiunto nel tempo. Il recupero del Giardino Appenninico Parco G. Jaja è parte integrante di un progetto più ampio che comprende altre aree verdi di Visso. Si è voluto dar vita ad un percorso articolato che, dai Giardini del Lago, anchessi oggetto di un recente intervento realizzato grazie a un finanziamento del Parco, si snoda lungo gli argini del torrente Ussita e del fiume Nera (intervento in via di completa attivazione, anchesso finanziato grazie al Parco) giungendo fino al Giardino Appenninico dopo aver oltrepassato il rigoglioso Giardino Ripariale annesso al Laboratorio Didattico presso la sede del Parco. Un percorso facilmente accessibile - in parte già provvisto di pannelli informativi ed aree sosta - che, attraverso il centro storico, guida il turista alla scoperta degli aspetti storici e naturalistici che Visso è in grado di offrire. Un percorso che unisce, alla comodità di osservazione, limportante funzione di conservazione delle specie, soprattutto le endemiche e le più minacciate. Un percorso che può rappresentare una esperienza didattica allaria aperta godibile in ogni stagione, in grado di far nascere, nel visitatore, una nuova sensibilità ed un ritrovato rispetto nei confronti della natura. Donatella Rosi |
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