I confini delle aree protette:
il caso elblematico di Ragnolo
Il nostro punto di vista
sulle energie rinnovabili
Bioedilizia, solare termico
e biomassa: un modello
di efficienza energetica
Idroelettrico:
esperienze e confronto
di piccoli produttori
Gestione del cinghiale:
risultati del Piano triennale
e prospettive future
Risultati del Piano Territoriale
Il Parco aderisce
al Programma di Azione
per la tutela
dell'Orso Marsicano
Le trappole fotografiche
per il monitaraggio
della fauna
Il Programma triennale
di conservazione del lupo
e di altri carnivori
Tre giorni con i lupi
Strategia per lo sviluppo
turistico sostenibile:
si chiude il quinquennio
attuativo
Le novità nel settore
turistico per il 2008
Uno sguardo sulle attività
nel 2008
Bioedilizia, solare termico e biomassa:
un modello di efficienza energetica

La quercia della memoria, a Contrada Vallato di San Ginesio, è
un’azienda agricola multifunzionale che ospita un centro agrituristico,
una fattoria didattica e un Centro di Educazione Ambientale; per le sue
caratteristiche e modalità di gestione ha ottenuto il marchio d’oro del
Parco. Abbiamo incontrato Federica e Franco, in un pomeriggio che si è
rivelato ricco di sorprese, alla scoperta di luoghi che richiamano la
tradizione di un tempo, le culture lontane e la genuinità dei sapori della
nostra terra.
La visita nella struttura diventa di fatto un’esperienza di conoscenza,
basti pensare che è stata completamente realizzata con criteri e
tecniche che ottimizzano il risparmio energetico e privilegiano l’utilizzo
di fonti energetiche rinnovabili. Cerchiamo di capire in che modo,
partendo dal recupero del nucleo abitativo originario con tecniche di
bioedilizia. “La regola - ci raccontano - è stata di limitare al massimo
l’uso di sostanze di sintesi, spesso dannose per la salute, che non
sono biodegradabili e consumano risorse non rinnovabili. Il tetto
dell’edificio è stato realizzato ex novo e progettato come tetto ventilato.
Sotto i coppi è stata realizzata una camera d’aria con travicelli di legno
nella quale l’aria circola e consente di ridurre la temperatura nei mesi
caldi. I solai di fondo sono sospesi su file di bottiglie con il collo inserito
in un impasto di sabbia e calce. Questa tecnica crea una camera d’aria
simile a quella del tetto garantendo una ventilazione continua ed un
isolamento da terra che aumentano considerevolmente l’efficienza
energetica dell’edificio. I pavimenti sono in parquet in legno nazionale
ed europeo ed in cotto-pietra tradizionali e le finiture realizzate con soli
prodotti naturali e traspiranti.”.
Ci spiegano che l’uso di materiali ecologici - a fronte di un costo iniziale
ancora oggi superiore rispetto ai materiali convenzionali - ha il vantaggio,
nel medio e lungo termine, di ridurre gli sprechi ed i consumi, di creare
un ambiente più sano, di diminuire gli interventi di manutenzione e
garantisce, al tempo stesso, un risparmio economico.
A conferma dello spirito innovativo che ha animato il progetto, Federica
mi spiega che la struttura è dotata di un impianto solare per l’acqua calda
e per integrazione del riscaldamento degli ambienti. Il pannello solare in
dotazione della struttura è posizionato a terra, nel giardino antistante i
locali adibiti ad agriturismo. “Per calcolare le dimensioni dei pannelli
solari da installare - ci dicono - si è tenuto conto del prevedibile consumo
di acqua calda della struttura. In media si può considerare una
produzione di acqua di 80-100 litri/giorno, alla temperatura di 40°, per
ogni metro quadrato di pannello istallato. Nel locale caldaie è stato
collocato il serbatoio di accumulo dell’acqua calda; cedendo il calore
ricevuto dal sole allo scambiatore di calore, il fluido termovettore riscalda
l’acqua contenuta nel serbatoio che può raggiungere la temperatura di
60-70°. L’acqua riscaldata a costo zero può intraprendere due percorsi
in relazione al suo fine, per uso sanitario o per riscaldamento”.
Il sistema di riscaldamento solare è integrato da una caldaia a biomassa
e da una caldaia a condensazione. La scelta rispetto al tipo di biomassa
utilizzata ha privilegiato la legna da taglio locale rispetto al pellet e al
mais. La legna infatti garantisce una maggiore efficienza energetica,
tiene conto di un bilancio energetico globale (minimizzando le emissioni
e i costi legati al trasporto) e attiva una filiera corta ad esclusivo
vantaggio dell’economia locale.
L’impianto di riscaldamento a pavimento, è costituito da tubi in
polietilene reticolato ad alta densità, in cui circola acqua calda ad una
temperatura di esercizio di 30°. Garantisce una regolazione omogenea
della temperatura e del grado di umidità, genera un riscaldamento
diffuso, richiede temperature più basse rispetto ai tradizionali termosifoni,
consentendo un buon risparmio di energia.
Tutto è stato pensato per garantire il massimo grado di sostenibilità
ambientale: il recupero dell’acqua piovana, utilizzata per gli scarichi
dei WC e per l’irrigazione del giardino, il processo di fitodepurazione
delle acque saponate e delle acque nere, il tetto verde per l’isolamento
termico, gli intonaci in terra cruda… Per questa volta ci siamo limitati a
mettere in luce gli aspetti legati all’efficienza e al risparmio energetico.
La Quercia della Memoria adotta un modo di concepire l’ospitalità che
diventa uno strumento per educare, attraverso un percorso che spazia
dal risparmio energetico e dall’uso efficiente delle risorse fino alla
riscoperta delle tradizioni contadine, con spazi capaci di raccontare la
loro funzione originale e il confronto culturale tra identità locali e
contesto globale.

Marta Zarelli


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