La nuova politica turistica del Parco

Per la rinascita dell’area colpita dal sisma è fondamentale riattivare i flussi
turistici per evitare che ai danni reali del terremoto si uniscano anche
i danni economici.
Ma soprattutto la ricostruzione rappresenta l’occasione per avviare
una nuova politica turistica che si basi non sul mero consumo
del territorio, ma su una piena fruizione di quei valori che il Parco intende
rappresentare.
Ed è per questo che ad aprile, a Visso, nell’affollata sala del Teatro
Comunale, su invito del Parco, operatori e imprenditori turistici dell’area
protetta hanno dato vita ad un consistente “gruppo di lavoro” che ha
come obiettivo quello di collaborare con l’Ente Parco non solo
per “salvare”, il settore turistico messo in crisi dal terremoto e anche
dall’eccessiva genericità, allarmismo ed enfatizzazione dei mass-media
(con la conseguenza che, in alcuni casi, si è registrato una diminuzione
delle presenze turistiche dell’80% nonostante le strutture ricettive non
abbiano subito alcun danno), ma soprattutto per realizzare una nuova
strategia comune. Promuovere la realtà dei Sibillini, venire incontro
agli operatori del settore abbattendo il costo dei pacchetti turistici
attraverso incentivi diretti e soprattutto innalzare la qualità dell’offerta
dei servizi per attivare nuovi flussi turistici a carattere ambientale
utilizzando anche le professionalità preparate dal Parco (sono state
formate recentemente 51 Guide del Parco): sono questi i fronti su cui è
impegnato il gruppo di lavoro.
Per il conseguimento di tali obiettivi l’Ente Parco ha messo a disposizione
oltre un miliardo di lire di cui 200 milioni sono fondi di bilancio mentre
860 milioni derivano dalla solidarietà degli altri Parchi Nazionali che
hanno rinunciato all’1% di tutte le risorse ordinarie disponibili per le aree
protette in favore del Parco dei Sibillini, quale contributo speciale per la
rinascita del territorio colpito dal sisma.
Nel corso dell’incontro è emersa anche l’esigenza di dare vita ad una
“Consulta del Parco per il turismo”, un organismo permanente che,
collaborando stabilmente con l’Ente Parco e le altre istituzioni, possa
elaborare strategie comuni per la politica turistica del territorio anche
al fine di accedere ad altre forme di finanziamento (fondi comunitari, patti
territoriali, etc...). C’è da aggiungere, inoltre, che accanto alle risorse
finanziarie esiste uno strumento che si sta riempiendo di contenuti.
Si tratta del Protocollo d’intesa siglato nel 1997 tra l’Ente Parco,
i Comuni del Parco e il Comune di Roma allo scopo di svolgere
una specifica opera di promozione a Roma nelle scuole, nei quartieri, tra
gli anziani e i disabili per attivare flussi turistici verso l’area protetta
umbro-marchigiana e anche per indirizzarvi i flussi di pellegrini inserendo
nei percorsi del Giubileo i luoghi della spiritualità del Parco dei Sibillini.
Inoltre la manifestazione “Roma Natura 2000” svoltasi a Roma qualche
settimana fa nell’area dell’ex mattatoio di Testaccio - che ha visto
un grande successo dello stand del Parco - ha rappresentato un veicolo
promozionale assai significativo.
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Ricostruire insieme
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le proposte del Parco
per la ricostruzione

La nuova politica turistica
del Parco
Fondi comunitari: il Leader II
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