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Operazione cinghiali Come in gran parte del territorio nazionale anche nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini si registra un proliferare eccessivo dei cinghiali che causano danni allagricoltura e allequilibrio naturale. LEnte Parco, per quanto riguarda il territorio di sua competenza, ha affrontato il problema fin dallinizio della sua operatività sia sul fronte degli indennizzi, sia con un intervento complessivo nellambito di un progetto in corso di realizzazione. Indennizzi Rientrare nel perimetro del Parco dei Sibillini significa anche ottenere sicuri e maggiori indennizzi per i danni provocati dalla fauna selvatica rispetto a coloro che operano fuori dellarea del Parco. I danni vengono liquidati sulla base del regolamento che lEnte Parco ha approvato e ha ampiamente diffuso. Anche le modifiche, che si renderanno necessarie, verranno egualmente diffuse. A partire dal 1993 lEnte Parco ha liquidato i seguenti indennizzi relativi, nella quasi totalità, ai danni da cinghiale:
Operatori di selezione Si è concluso a maggio il corso, iniziato nel settembre 1997, per labilitazione di Operatori tecnici per il prelievo selettivo del cinghiale, organizzato dallEnte Parco con la consulenza tecnica dellIstituto di zoologia dellUniversità di Perugia (responsabile scientifico il prof. Bernardino Ragni). Tale corso si inserisce nellambito del piano di gestione del cinghiale che prevede labbattimento selettivo di questa specie attraverso il coinvolgimento dei cacciatori locali adeguatamente preparati e che rappresenta una novità assoluta per i Parchi nazionali. Hanno superato il corso, particolarmente impegnativo, circa 90 operatori che hanno già iniziato ad effettuare gli interventi di abbattimento selettivo su tutto il territorio del Parco. Trappolamento Attraverso il programma di trappolamento - anchesso previsto dal piano di gestione del cinghiale - si sono coinvolti, per ora a titolo sperimentale, gli agricoltori locali. Il programma è stato avviato nel territorio dei Comuni di Amandola, Montegallo, Fiastra e Pievebovigliana. Si stanno inoltre studiando misure per la realizzazione di recinzioni elettrificate a protezione delle colture, soprattutto di quelle pregiate (castagneti, lenticchie, etc.). |
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