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Il Lago di Fiastra: un serbatoio di energia preziosa di Marta Zarelli Prosegue il nostro viaggio alla scoperta delle fonti energetiche rinnovabili. Non poteva mancare lacqua, la fonte rinnovabile di gran lunga più utilizzata nel nostro paese. Fino a tutti gli anni 50 la produzione energetica italiana è stata principalmente idroelettrica; alla vigilia della costituzione dellEnel, nel 1962, tale quota sfiorava ancora l80%, assicurando un buon livello di indipendenza al bilancio energetico nazionale. Le prime centrali idroelettriche italiane furono realizzate alla fine del XIX secolo. Più tardi, acciai e condotte forzate sempre più resistenti consentirono lo sfruttamento di salti più elevati, mentre nuove tecniche costruttive alimentarono progressi nella realizzazione di serbatoi di regolazione e poi di grandi bacini di accumulazione. La diga nella Vallata del Fiastrone, ultimata nel 1953 e prossima ai cinquantanni di vita, ha creato lomonimo serbatoio, ad oggi il più grande bacino idroelettrico della Regione Marche, situato proprio nel cuore del Paco Nazionale dei Monti Sibillini. Chiediamo allIngegner Silvano Silvi, Responsabile Energie Rinnovabili dellUnità Enel di Ascoli Piceno, di illustrarci le caratteristiche dellimpianto. Quali sono le caratteristiche del bacino? Il serbatoio del Fiastrone ha una capacità totale di 20 milioni di metri cubi e una capacità utile di esercizio a fini produttivi di 16 milioni di metri cubi. Lo sbarramento - situato a circa 3 Km dalla frazione di S.Lorenzo al Lago - è di tipo simmetrico ad arco gravità in calcestruzzo armato, nel quale dunque il peso dello stesso fa da struttura e permette la tenuta dellingente quantitativo di acqua. Laltezza del coronamento (il camminamento in cima) varia in funzione del fondo alveo da 82 a 87 m e il suo sviluppo è pari a 254 m. Ci può sinteticamente illustrare il tragitto che compie lacqua proveniente da Fiastra? Lacqua del lago - alimentata dal Fiume Fiastrone - viene condotta mediante delle opere di derivazione nella Centrale di Valcimarra (Caldarola) dove viene turbinata e rilasciata nel Bacino di Borgiano (Caccamo). Tali opere permettono il collegamento del versante del Fiastrone e di quello del Chienti; sono costituite da una prima galleria che raggiunge una vasca di oscillazione - posta a monte della centrale con la funzione di bilanciare la pressione - dalla quale parte una condotta forzata che alimenta le due turbine allinterno della centrale. Quanto contribuisce limpianto idroelettrico al fabbisogno energetico? Questa centrale fornisce un servizio di energia pregiata, è infatti un serbatoio che lavora sulle punte di domanda: lenergia prodotta entra in rete tutti i giorni lavorativi nelle ore di maggior richiesta. La centrale copre il fabbisogno di 500 ore annue - concentrate prevalentemente nel periodo invernale quando cè maggiore disponibilità di acqua - stimate in relazione ai picchi di domanda giornalieri, dettati in misura prevalente dalle esigenze dellindustria. La presenza dellalga nel lago. Che tipo di accorgimenti sono stati presi? Una prescrizione di carattere cautelativo da parte del Ministero della Sanità ha bloccato la turbinazione per lunghi periodi nel corso dei quali si sono registrati elevati indici di presenza dellalga nelle acque del lago. Ora si interviene con misure di sicurezza nel caso in cui i livelli dellalga nelle acque superino la soglia di pericolosità. Possiamo, ad esempio, miscelare a Valcimarra le acque del Fiastrone con quelle del Chienti, ciò permette di variare i rapporti di proporzione della composizione delle acque. Il lago di Fiastra oggi è una grande attrazione turistica e teatro di eventi sportivi importanti. Una mostra di foto depoca celebrerà il cinquantenario della prima prova di invaso, effettuata nellormai lontano gennaio del 1954. Da allora San Lorenzo al Fiume, il paesino sommerso per sempre dalle acque, è diventato San Lorenzo al Lago. |
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