Al termine del Convegno internazionale Il Parco è di tutti. Il mondo anche, promosso dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini, dalla Federazione Italiani dei Parchi e delle Riserve naturali (Federparchi) e dalla Federazione Italiana per il Superamento dellHandicap (FISH), che si è svolto a Norcia dal 2 al 4 ottobre 2003, i partecipanti - rappresentanti delle istituzioni, gestori di parchi e di altre aree naturali protette, rappresentanti di associazioni di persone con disabilità, di associazioni ambientalistiche, di organizzazioni sindacali, operatori, progettisti ed esperti - hanno approvato la Dichiarazione di Norcia di cui si pubblicano ampi stralci. Dichiarazione di Norcia Il Parco è di tutti. Il mondo anche: principi e impegni per la libertà di accesso alla natura e per la sua fruibilità PRINCIPI GENERALI Le diversità umane costituiscono un valore al pari dellinfinità di specie che compongono la natura; pertanto tutti gli interventi devono tenerne conto. I parchi e in generale le aree naturali protette, sia terrestri che marine, sono laboratori istituzionali, scientifici, di sviluppo sostenibile, di solidarietà, di formazione permanente Essi hanno un ruolo essenziale per contribuire a difendere e valorizzare le ricchezze della terra, per diffondere la cultura del rispetto delle diversità umane, animali, vegetali, per offrire modelli di tutela degli ecosistemi naturali e di inclusione sociale, per dare contenuti concreti al diritto di tutti al godimento dei beni e alla felicità. Linclusione sociale basata sulla non discriminazione e sulle pari opportunità garantisce a tutte le persone la possibilità di vivere e godere pienamente dei beni naturali nonché dei beni e dei servizi prodotti dalla società. TEMI CENTRALI Laccessibilità e la fruibilità dei parchi e delle altre aree naturali protette viene garantita dallintegrazione tra i seguenti sistemi: a) Progettazione e gestione Lobiettivo principale della progettazione e della gestione del territorio deve essere la costruzione di un ecosistema inclusivo e ospitale nel pieno rispetto del patrimonio naturale e culturale che deve poter essere tramandato alle future generazioni. Ogni azione deve tener conto del requisito dellaccessibilità e presupporre una programmazione partecipata che integri i diversi strumenti di gestione e controllo del territorio: urbanistici, economici e sociali. Al fine di contribuire al raggiungimento di uneffettiva accessibilità un ruolo importante nella programmazione deve essere svolto dai disabili, dalle loro famiglie e dalle loro associazioni con particolare riferimento a coloro che sono espressione del territorio. b) Accoglienza I visitatori dei parchi e delle altra aree protette devono poter trovare un sistema turistico accogliente e di qualità. Nella realizzazione di tale sistema occorre coinvolgere le varie componenti del parco e del territorio e tener conto dei diversi bisogni del visitatore. La qualità dellofferta turistica, anche ai fini dellottenimento delle certificazioni ufficiali di qualità, deve includere laccessibilità. c) Informazione e comunicazione Linformazione sulle condizioni di accessibilità permette a chiunque la scelta e lorganizzazione della visita a seconda delle proprie aspettative, condizioni e limiti. Linformazione deve essere oggettiva, verificata, attendibile e completa, deve riguardare le caratteristiche e le condizioni del territorio e dei servizi esistenti e non deve limitarsi a una valutazione di generica accessibilità. d) Educazione e formazione Le aree naturali protette propongono unesperienza intensa e non un uso intensivo e consumistico della natura e dellambiente. Esse rappresentano uno strumento formativo capace di ricondurre allunità del sapere, di facilitare la conoscenza dei valori del territorio, di stimolare la condivisione dellimpegno a conservarli. Nella progettazione e nella realizzazione degli interventi per leducazione e per la formazione ambientale devono essere valorizzate le esperienze e le sensibilità delle persone con disabilità. IMPEGNI A - I partecipanti al Convegno internazionale di Norcia Il parco è di tutti. Il mondo anche chiedono: allUnione Europea di definire una specifica politica comunitaria per le aree naturali protette; richiamare nei principi di sostenibilità ambientale il principio di accessibilità; introdurre nei programmi europei particolare attenzione alla fruizione della natura per i cittadini con disabilità; rendere disponibili risorse per finanziare iniziative per la fruibilità della natura per tutti e lo scambio di buone pratiche; prevedere, nelle proposte del gruppo europeo di esperti sullaccessibilità, specifiche clausole per laccessibilità alle aree naturali protette da includere in una direttiva europea sullaccessibilità; includere una specifica menzione sullaccessibilità e fruibilità per tutti dei parchi e delle altre aree naturali protette nelle conclusioni del 2003, Anno europeo delle persone con disabilità; dare inizio alla discussione su una direttiva di non discriminazione in materia di disabilità come conclusione dellAnno europeo; promuovere azioni di formazione sullinclusione sociale in tutti i paesi membri; introdurre azioni di mainstreaming allinterno delle politiche europee sul turismo che promuovano il turismo per tutti e che diffondano standard di accessibilità e di fruibilità della natura per tutti, anche con riferimento ai principi contenuti nella Carta Europea del Turismo Sostenibile; agli Stati membri dellUnione Europea di introdurre standard di accessibilità e di fruibilità della natura per tutti, e in particolare per le persone con disabilità, in tutte le politiche, regolamentazioni tecniche, azioni e programmi che siano indirizzati allo sviluppo sostenibile, alla tutela ambientale, alla gestione dei parchi e delle aree naturali protette; promuovere, allinterno delle politiche nazionali sul turismo, specifiche azioni di mainstreaming che promuovano il turismo per tutti e favorire azioni e programmi che diffondano standard di accessibilità e di fruibilità della natura; promuovere le buone prassi e la formazione del personale dei parchi, dei tecnici e degli operatori; ai Comuni e agli altri Enti Locali di realizzare in sinergia con gli enti gestori delle aree naturali protette, a partire dai Piani pluriennali economico-sociali, una programmazione che garantisca la creazione di sistemi inclusivi e ospitali; assumere nei propri interventi lobiettivo dellaccessibilità e della fruibilità del territorio; agli Enti gestori dei parchi e delle altre aree protette, terrestri e marine, di includere nei propri statuti e regolamenti clausole e norme tecniche che prevedano laccessibilità del territorio per tutti; promuovere luso di materiali e di tecnologie ecocompatibili nella rimozione delle barriere che ostacolano laccessibilità; valorizzare le esperienze e la sensibilità delle persone con disabilità, delle loro famiglie e delle loro associazioni, soprattutto di quelle che vivono e operano nel territorio; definire procedure di coinvolgimento delle organizzazioni di persone con disabilità e dei loro esperti per le azioni che garantiscono laccessibilità e la fruibilità dellambiente e della natura e in particolare per la valutazioni dei bisogni e degli interventi, per la progettazione, per il monitoraggio e per la valutazione degli interventi; garantire una gestione che tenga costantemente presente lobiettivo dellaccessibilità e della fruibilità e che utilizzi strumenti di ascolto sociale per incrementare progressivamente la fruibilità del territorio; svolgere attività di formazione e aggiornamento del proprio personale nel campo dellaccessibilità e della fruibilità; realizzare servizi di informazione, orientamento ed educazione che consentano a tutti i cittadini di accedervi in condizioni di pari opportunità; diventare garanti del diritto di tutti al godimento del territorio e dei suoi valori e assolvere così, anche con riguardo ai temi dellaccessibilità, alla propria funzione di laboratori in grado di realizzare modelli validi anche per il resto del territorio; alla Federazione europea dei Parchi (Europarc), alle associazioni dei parchi dei singoli paesi, allAssociazione italiana dei Comuni dei Parchi, allUICN e alle altre organizzazioni internazionali che operano nel settore delle aree protette, alle associazioni ambientalistiche, alle organizzazioni sindacali di promuovere i principi contenuti nella presente Dichiarazione; sostenere i parchi e le aree protette nella loro azione volta ad attuare tali principi. B - Il sistema italiano dei parchi, rappresentato dalla Federparchi, e le Associazioni italiane delle persone con disabilità, rappresentate dalla FISH e dalla FAND, si impegnano a operare congiuntamente per attuare i principi contenuti nella presente Dichiarazione e per affrontare i temi in essa indicati; dar vita a un tavolo permanente di discussione e di proposta al quale partecipino le istituzioni comunitarie, nazionali e regionali, le associazioni ambientalistiche, le organizzazioni sindacali e tutti gli altri soggetti interessati; richiedere limpegno delle istituzioni competenti per attuare interventi di carattere sia normativo che finanziario in grado di consentire ai parchi e alle altre aree protette di tradurre il principio dellaccessibilità in azioni concrete; promuovere le buone prassi che in materia di accessibilità si stanno sviluppando e in particolare quelle che prevedono il coinvolgimento delle persone disabili, delle loro famiglie e delle loro associazioni nella progettazione dellaccessibilità del territorio sullesempio del progetto Forum civico per un parco naturale accogliente, promosso dallAssociazione Tetraparaplegici di Terni e dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini, che è stato selezionato tra i progetti italiani dellAnno europeo delle persone con disabilità. Norcia, 4 ottobre 2003 Il testo completo della Dichiarazione di Norcia può essere consultato nel sito del Parco: www.sibillini.net |
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