Acqua: per una
strategia condivisa
Sorella acqua
Al via il progetto
per il “Museo dell’acqua”
L’acqua per la pace
Le marcite di Norcia,
simbolo di antiche tradizioni
L’acqua da salvare
L’Anno europeo delle
persone con disabilità
Una speranza accessibile
Foce: come coniugare turismo
e conservazione ambientale
Il Corpo Forestale
nella Valle del Lago di Pilato
Il camoscio appenninico
a Bolognola
La gestione del cinghiale
nel Parco
Il Lago di Fiastra: un serbatoio
di energia preziosa
Depurare con le piante
Ad Acquacanina inizia
la stagione dello sci di fondo
Comune di Preci, un museo
per la scuola chirurgica
Fiastra : nuova sede
per il CEA Valle del Fiastrone
A Norcia la prima Cooperativa
certificata ISO 9001:2000
Incendi e abusi,
una strategia studiata
Il nuovo bando per la gestione
delle Case del Parco
Pedalando nel Parco
I bandi di prossima uscita
Dichiarazione di Norcia
Al via il progetto per il “Museo dell’acqua”
di Stefano Leoperdi
(Assessore alle Politiche del Territorio della Provincia di Macerata)

Con la firma di un protocollo d’intesa fra gli enti promotori, ha mosso
i primi passi il progetto per realizzare un Museo dell’Acqua a
Castelsantangelo sul Nera, comune dell’entroterra maceratese all’interno
del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Nella sede della Provincia di Macerata sono stati definiti gli scopi e le
caratteristiche dell’iniziativa, specificando cosa dovranno fare in concreto
i soggetti interessati.
Oltre alla Provincia, cui spetta il compito di coordinamento, partecipano
al progetto il Comune di Castelsantangelo sul Nera, il Parco Nazionale
dei Monti Sibillini, l’Università di Camerino, l’azienda “Nerea Spa”, i Musei
Scientifici del Comune di Fermo e il Consorzio “Acquedotto del Nera”.
L’idea consiste nella creazione di un “museo all’aria aperta” attraverso un
preciso percorso didattico tra luoghi e strutture legati in qualche modo alla
risorsa idrica.
Dalla sorgente del fiume Nera, in località Vallinfante, l’itinerario scende,
attraversando poi il paese di Castesantangelo, toccando il vecchio mulino
ad acqua, la captazione dell’acquedotto del Nera, l’antica centralina
idroelettrica costruita all’inizio del ‘900, il ponte sul fiume Nera, la vecchia
segheria ad acqua di Nocelleto, l’impianto per l’allevamento delle trote,
lo stabilimento d’imbottigliamento dell’acqua Nerea e il bacino di carico
della centrale idroelettrica.
Nove tappe per un viaggio alla riscoperta della risorsa idrica, in un luogo
fortemente caratterizzato dalla presenza dell’acqua, che contribuisce in
maniera rilevante a definire l’identità dell’abitato.
Tutti elementi e manufatti, datati o recenti, in funzione o dismessi, che
testimoniano ancora il rapporto esistente l’uomo, le sue attività e l’acqua.
La valorizzazione, anche turistica, e il riconoscimento delle peculiarità
di quest’area dei Sibillini possono stimolare alla riflessione su come ogni
sviluppo, per essere veramente sostenibile, deve radicarsi alle singolarità
di una determinata terra.
Per dare vita all’iniziativa gli enti promotori si sono impegnati a sistemare
le aree e gli immobili inseriti nel percorso museale, a predisporre il
materiale didattico e divulgativo, a promuovere il progetto sul territorio
e nelle scuole.
In particolare, l’Università di Camerino, attraverso gli studi finora elaborati
e con adeguati approfondimenti di scala, produrrà materiale da inserire
nel percorso didattico. Saranno trattati, nel dettaglio, il sistema
idrogeologico dei monti Sibillini, le sorgenti del Nera, lo stato attuale
del fiume e la sua evoluzione passata e recente, con ricostruzioni
geologiche e storiche.
Inoltre, grazie all’installazione di stazioni di monitoraggio, l’ateneo camerte
controllerà sistematicamente le acque superficiali del Nera e dei suoi
affluenti più significativi, fornendo dati sulla portata, il trasporto solido,
la qualità, la vegetazione e l’ecosistema in generale.
I Musei Scientifici di Fermo cureranno la parte didattica e informativa,
attraverso una campagna di promozione nelle scuole, la creazione
di laboratori didattici sull’argomento, l’organizzazione di conferenze
assieme alle associazioni ambientaliste del territorio, il coordinamento
delle visite guidate.
Infine, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini metterà a disposizione i suoi
Centri di Educazione Ambientale e le Case del Parco.


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