Una sfida alla crisi:
gli interventi programmatici
del Parco per il 2009
La Grande Via del Parco
diventa realtà
Turismo sostenibile:
una grande opportunità
per il territorio
Dalla primavera 2009
arriva la Parchicard
Grandi carnivori:
al via il progetto Life +
Il lupo e l’orso nel parco
Il primo censimento
al bramito del cervo
Rilasciato un esemplare
di gatto selvatico
Trota fario mediterranea:
un pesce da salvare
Il ritorno del camoscio:
un progetto strategico non
solo per la natura dei Sibillini
Tutti i dettagli di questa
importante reintroduzione
Vittorio Ducoli, direttore
del Parco d’Abbruzzo,
ci parla del progetto
Il recupero della biodiversità vegetale del parco
Franco Paolinelli firma
il calendario 2009
Le farfalle del parco
Il 140° anniversario
della Distilleria Varnelli
Risparmio energetico e fonti
rinnovabili nei rifugi del parco

Una sfida alla crisi:
gli interventi programmatici
del Parco per il 2009

Indubbiamente la grave crisi economico-finanziaria, registratasi su scala
mondiale, che ha iniziato a dispiegare i suoi effetti nel corso del 2008,
si farà sentire ancor più nel corso del prossimo anno e rischierà
di accentuare le difficoltà di un territorio fragile come i Sibillini che,
dal dopoguerra ad oggi, è stato considerato, quanto meno, dal punto
di vista socio-economico, come “marginale”.
Non solo, i nuovi assetti e modelli organizzativi-strutturali che si
profilano all’orizzonte (basti pensare al rischio d’implosione delle
Comunità Montane, in conseguenza dei dirompenti tagli ai bilanci),
fanno temere nuove e ulteriori problematiche per il territorio.
Sfide ardue, alle quali occorre saper far fronte evidenziando, da un lato
l’elevato valore posizionale assunto dai Sibillini nel contesto italiano
ed europeo, derivante proprio dal fatto che quest’area è stata
riconosciuta dalla collettività nazionale, come ad elevata valenza
paesaggistico-ambientale; parallelamente, dall’altro lato risulta ancor
più necessario operare per promuovere interventi diversificati
di sviluppo reale e sostenibile.
In tal senso è determinante che il Parco e le autonomie locali, in uno
spirito di positiva concorrenzialità, sappiano far fronte alle nuove e gravi
problematiche emergenti, integrando politiche ed azioni a favore
del territorio, razionalizzando programmi ed interventi di sviluppo. Certamente però l’esclusione del Parco da parte della Regione Marche,
a poter partecipare ai bandi di cui all’Asse 5 dei fondi POR, rappresenta
un elemento di ulteriore destabilizzazione per i Comuni e la realtà locale
dei Sibillini che avevano trovato proprio nel Parco, il naturale elemento
di aggregazione, coordinamento e sostegno finanziario che poi è, gioco
forza, venuto a mancare. Una scelta che ha certamente indebolito
le ragioni della montagna (favorendo conseguentemente la fascia
costiera-collinare) e destrutturando progetti di rete che certamente
potevano rappresentare un’occasione importante per il territorio
dei Sibillini.
Ciò nonostante, il Parco ha saputo e voluto mettere in piedi nuovi
ed alternativi interventi ed azioni che, in linea con i propri principi
istitutivi, puntano alla conservazione dell’ambiente ed alla valorizzazione
del territorio. In tal senso risultano di sicuro interesse i programmi già
in corso di realizzazione o che saranno attivati nel prossimo anno.
In particolare, relativamente ai progetti di conservazione della natura
proseguiranno le azioni relative alla reintroduzione del camoscio, una
sottospecie considerata a rischio di estinzione in Europa (il primo nucleo
è stato costituito sui Sibillini nell’autunno del 2008); si tratta peraltro di
un progetto che oltre agli evidenti obiettivi a carattere naturalistico,
risulta importante anche dal punto di vista della promozione turistico-
territoriale. E’ noto infatti che i visitatori, sono particolarmente
interessati all’osservazione di specie faunistiche che, come appunto
il camoscio ed il cervo, anch’esso recentemente reintrodotto,
conferiscono un valore straordinario alla visita ed all’esperienza vissuta
da ciascuno.
Nel corso del 2009 si concluderanno altresì i lavori della Grande Via
del Parco, un progetto strategico che si integra con il Grande Anello
dei Sibillini e il Grande Anello in Mountain Bike. Si sta così pienamente
strutturando quella “rete di itinerari” le cui finalità sono quelle di
permettere una scoperta vivificante della realtà del parco ma anche
di favorire una presenza pluri-giornaliera dei visitatori nel territorio
dei Sibillini, oltre che di ridurre il carico turistico dalle zone
naturalisticamente più fragili e delicate. In linea con tale progetto,
nel corso del 2008, è stata anche avviata la segnalazione di tutte le
località di maggior pregio ed interesse turistico dell’intero territorio del
parco, nonchè la realizzazione, in collaborazione con i Comuni, di ben
12 aree pic-nic e di 6 Aree Camper che sono andate ad arricchire
un’offerta complessiva che nei prossimi mesi sarà così pienamente
operativa. Un’offerta che sarà valorizzata anche attraverso la
realizzazione di una guida (in italiano ed inglese) alla Grande Via del
Parco e con alcune inserzioni su riviste nazionali ed internazionali nella
prossima primavera, al fine di favorire, da parte dei potenziali turisti,
uno stimolo ed un’occasione in più per programmare al meglio le loro
vacanze.
Nel corso del 2009 saranno altresì attivati i primi interventi per
strutturare, in maniera progressiva, anche il sistema dei sentieri
escursionistici e dei percorsi ciclabili del parco. Sotto tale aspetto
risulterà peraltro determinante il coinvolgimento degli enti locali, delle
associazioni e dei privati che, congiuntamente, dovranno collaborare con
il Parco a mantenere e rendere pienamente efficiente, nel corso degli
anni, il sistema che verrà così ad essere realizzato. Un impegno questo
che risponde direttamente alla costante richiesta dei visitatori di avere
a disposizione un rete ben organizzata di percorsi ed itinerari.
Nel corso del 2009 saranno inoltre attivati anche interventi nel settore
delle energie alternative, mentre sul fronte dell’agricoltura, oltre
all’aumento degli indennizzi a favore degli agricoltori, portati oramai
all’80% (100% per il biologico) e ad un’ ulteriore semplificazione delle
procedure, si concretizzerà un progetto sperimentale, nell’ottica
di riduzione dei danni arrecati dai cinghiali ai coltivi, attraverso la
realizzazione di “colture a perdere”. Nell’ambito del programma di tutela
dei grandi carnivori (Improving the conditions for large carnivores
conservation), finanziato con i fondi LIFE dell’Unione Europea saranno
invece realizzati interventi a favore dei pastori come l’acquisto di
recinzioni convenzionali ed elettrificate e prevista la donazione di cani
da pastore per la difesa delle greggi. Interessanti anche gli interventi
per il settore agricolo con i quali si prevede, fra l’altro, l’attivazione
di programmi di valorizzazione delle fattorie didattiche mentre a favore
di coloro che operano nel settore della forestazione è previsto un
contributo fino al 70% per l’acquisto di animali da soma da utilizzare
per attività di esbosco alternativo.
Sotto il profilo dell’educazione ambientale è invece da ricordare
il progetto Equilibri Naturali che prendendo spunto dal programma
Green Hour, promosso dalla Wildlife Federation prevede azioni che
coinvolgeranno anche giovani disabili; ciò utilizzando la metodologia,
già sperimentata, di Natura Accessibile.
Un altro punto strategico dell’azione che il Parco avvierà, sarà una
più stretta collaborazione con altri soggetti istituzionali, quali parchi,
comuni, ecc… per l’attivazione di ulteriori risorse finanziarie che, come
quelle previste nell’ambito del progetto Green Mountains avviato in
sintonia con la Provincia di Macerata, potranno dare ulteriori e
significative risposte alle esigenze del territorio dei Sibillini.

Massimo Marcaccio e Alfredo Fermanelli


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