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Il primo censimento al bramito del cervo
QA distanza di 3 anni dalla prima liberazione di cervi, con l’ausilio
dei propri ricercatori il parco ha organizzato il primo censimento
al bramito.
I rilevatori - 34 unità, tra ricercatori incaricati (4), personale del parco (1),
personale del Corpo Forestale dello Stato Coordinamento Territoriale
Ambiente del Parco (12), volontari laureati o laureandi in Scienze
Naturali, Biologiche e Veterinarie, Guide del Parco (17) -
opportunamente distribuiti su 20 postazioni nel territorio del Parco,
nel corso della tarda serata del 30 settembre hanno proceduto
ad individuare e contare tutti i cervi maschi bramitanti.
Tra settembre e ottobre, infatti, durante il periodo degli amori, i cervi
maschi adulti bramiscono per segnalare e/o dichiarare la propria
presenza, soprattutto nelle zone di diffusione delle femmine e nei
cosiddetti “campi degli amori” dove più maschi si incontrano e dove
formano e difendono i propri “harem” di femmine.
Il censimento al bramito dei cervi è una tecnica di conta dei maschi
adulti e di stima di popolazione della specie ormai consolidata e
comunemente applicata nei territori d’Europa e d’Italia. Questa tecnica
consiste nell’individuazione, con l’ausilio di bussole, della posizione
precisa dei cervi maschi bramitanti effettuata da diversi rilevatori
collocati nel territorio in adeguati punti di ascolto. Considerati poi,
con riscontro e precisione cartografica, i cervi effettivamente individuati,
applicando un coefficiente di rapporto maschi/femmine (calcolato per
il territorio secondo osservazioni e/o conoscenza della struttura di
popolazione) si stima il numero di esemplari adulti ai quali si sommano,
da dati disponibili, i maschi giovani ed i nati nell’anno: si perviene così
ad una ragionevole stima della popolazione di cervo per l’area controllata.
Il censimento al bramito effettuato nel settembre scorso nel territorio
del parco ha avuto carattere di prima esperienza e si è dovuto limitare
ad un sola notte, a causa del maltempo nella prevista seconda serata
di conteggi. L’area di ascolto si è incentrata sul settore centro-
settentrionale del parco, tralasciando questa volta le aree periferiche
occidentali ed orientali dove pure si hanno certezze o indizi di presenze
di cervi.
I risultati sono stati buoni e significativi. Nove maschi adulti bramitati
certamente individuati ed una stima di almeno 36-40 capi, presenti
soprattutto nell’area dell’alto bacino del Nera, dove in questi anni si
è consolidata la presenza della specie.
Una situazione che conferma i buoni esiti della reintroduzione del cervo
nel parco, se si pensa anche alle nascite di piccoli accertate nel 2007
e nel 2008 (nel 2008, almeno 5 piccoli direttamente osservati/accertati).
Il cervo è ormai di nuovo a casa sui Sibillini, distribuito soprattutto nel
settore centrale del parco ma con crescenti presenze verificate anche
nei suoi settori nord-occidentale ed orientale con almeno 15-20 cervi
stimati. Insediatisi in ambienti forestali di media quota, frequentatori
dei pascoli meno disturbati, i cervi liberati (tutti muniti di marche
auricolari e 28 anche di radio-collari, provenienti dalla Foresta di Tarvisio
nelle Alpi orientali e dal Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi
nell’Appennino settentrionale) sono ormai parte del grande e prezioso
patrimonio faunistico del parco.
Il censimento al bramito del 2008 sarà ricordato come il primo di una
lunga serie che nei prossimi anni consentirà di seguire l’evoluzione
della popolazione di cervi e di far crescere il ritrovato rapporto con
questo maestoso animale del parco.
Cosimo Marco Calò – Massimo Dell’Orso |