L'importanza della partecipazione Voci dal Parco racconta la vita dellente e del suo territorio fin dal 1997 e intende continuare a farlo, superando una fase di interruzione che riteniamo non si ripeterà in futuro. Infatti siamo consapevoli che un Parco nazionale ha bisogno di strumenti di comunicazione diretta con i cittadini, oltre a quelli istituzionali e burocratici. In particolare, in questa fase di assenza del Consiglio Direttivo, vi è ancor più la necessità di uno strumento di informazione che sappia tenere in rete il Parco e le comunità locali. Il Commissariamento dellEnte crea inevitabilmente una discontinuità con lassetto precedente, soprattutto dal punto di vista della rappresentanza politica e istituzionale, ma deve esaltare il ruolo della Comunità del Parco della quale fanno parte tutti i Sindaci dei 18 Comuni, le 3 Province, le 5 Comunità Montane e le 2 Regioni, che, oltre ad essere la sede della partecipazione, del confronto con il territorio e di ascolto delle esigenze dei cittadini, diventa ancora di più anche luogo di programmazione e di collaborazione alla gestione di iniziative e di progetti. Del resto il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, nei suoi ormai più di dieci anni di vita, si è già dotato degli strumenti più importanti previsti dalla legge 394/91 - Piano del Parco e Piano di Sviluppo socioeconomico - ed ha la necessità, in attesa che le Regioni trovino finalmente lintesa necessaria per dotare lente dei propri organi di direzione, di stare ancora di più in contatto con il territorio. Se da una parte la coincidenza della figura del Commissario con quella di Direttore Generale della Protezione della Natura del Ministero della Tutela dellAmbiente e del Territorio tende a ridurre al minimo limpatto dello stesso commissariamento, soprattutto per quanto riguarda le competenze e gli indirizzi, dallaltra inevitabilmente rende più discontinuo il rapporto diretto con le comunità locali. Problema che ho ben presente e a cui ho inteso ed intendo far fronte con il massimo impegno di tutti e con il miglior utilizzo delle risorse e degli strumenti a disposizione dellEnte. Anche quindi con questa ripresa delle pubblicazioni di Voci dal Parco, e con il visitatissimo sito web. Per quanto mi riguarda, questa esperienza di commissario, accettata con spirito di servizio, è, pur nella sua provvisorietà, finalizzata alla migliore comprensione delle necessità del territorio, a garantire la continuità delle politiche di conservazione della biodiversità ma anche e soprattutto a sostenere tutti quei progetti che, con coerenza, siano anche capaci di avere contenuti innovativi per il territorio. Siamo ormai già a dicembre e possiamo fare un primo bilancio di questo 2005. Un anno di intenso lavoro, grazie allimpegno del personale dellente, a cominciare dal Direttore, che vede avviati tanti progetti di conservazione della natura, di sviluppo locale e di promozione territoriale, alcuni dei quali già realizzati e molti che vedranno la luce nel prossimo anno. Un anno non facile per le attese o per qualche aspettativa delusa. Ma anche un anno di intensa progettazione di nuove iniziative e di rilancio della partecipazione. Ho avuto modo, in più occasioni questanno - ma anche negli anni precedenti come Direttore Generale - di visitare e conoscere i bellissimi centri storici dei Sibillini, di partecipare ad eventi significativi e di restare affascinato dalla bellezza dei suoi paesaggi e dalla cortesia della sua gente; ho raccolto consensi, consigli e a volte anche proteste, del resto rese note in qualche recente consiglio comunale, ma da tutti ho avuto la forte impressione, spesso esplicita, che si volesse essere più parco ed avere di più dal Parco: più partecipazione e più coinvolgimento, più conoscenza e più informazione, più sostegno ai problemi del territorio; insomma più opportunità per contribuire a migliorare la vita nei piccoli comuni del nostro Appennino. Con questo impegno a nome dellEnte Parco auguro a tutti un sereno e felice periodo di festività e un altrettanto sereno e felice 2006. Aldo Cosentino |
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