L'Osservatorio sul Turismo del Parco: aumentano le presenze Il turismo rappresenta per il territorio dei Sibillini uno deglii strumenti prioritari di crescita economica e sociale. Per questo il Parco ha prestato unattenzione sempre maggiore al settore. Dopo unattenta pianificazione, atta a garantire uno sviluppo turistico sostenibile, ha realizzato numerosi interventi per laccoglienza, linformazione e la promozione turistica; ha creato un sistema di rifugi del Parco al fine di favorire la fruizione del Grande Anello dei Sibillini, sostenendo inoltre gli imprenditori locali nel miglioramento delle loro strutture ricettive. Una verifica diretta dei risultati conseguiti ci viene dal monitoraggio dei flussi turistici, che permette non solo di valutare la dimensione del turismo nel Parco, ma anche di osservarne levoluzione nel corso del tempo. Lanalisi, effettuata sulla base dei dati ufficiali forniti dalle Regioni Marche e Umbria, ha evidenziato valori estremamente positivi per il Parco. Nel 2004 le presenze turistiche (numero di pernottamenti rilevati presso le strutture ricettive) nei Sibillini sono aumentate del 5,15% rispetto al 2003. Un dato questo assai interessante se si confronta con laumento dei visitatori negli altri Parchi (+0,1 %) o con il trend nazionale che ha visto una diminuzione (-2,2%). La crescita nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini non è peraltro un dato sporadico; nel quinquennio 1999-2004, infatti, laumento medio delle presenze è stato del 2,3% annuo. Osservando i dati sulla provenienza dei turisti emerge che nel 2004 il 12,14% delle presenze totali è relativo a visitatori stranieri che, invece, nel 1999 non superavano il 7%. Non solo, anche la durata media del soggiorno, sempre nel 2004, è aumentata di ben sei punti percentuali rispetto al 2003. A questo andamento positivo della domanda corrisponde unanaloga evoluzione dellofferta. Dal 1999 al 2004 la dotazione ricettiva nei Comuni del Parco è passata da 4429 a 6180 posti letto. Tale aumento del 39,53% è stato determinato da un incremento del numero complessivo di strutture ricettive extralberghiere di diversa tipologia e, in particolare, degli agriturismi. Grazie allaumento delle presenze turistiche anche la percentuale di utilizzo dei posti letto ha avuto una trend positivo: allaumento del numero di strutture ricettive non ha quindi corrisposto una diminuzione del lavoro per la singola attività, ma al contrario si è registrato un significativo incremento. È inoltre notevolmente aumentato anche il numero di servizi turistici, cioè di quelle attività economiche collegate alla vacanza: visite guidate, noleggio di attrezzature, sistema dei trasporti interni. Dallanalisi della domanda e dellofferta, emerge inoltre che il fatturato stimato nel 2004 per la sola ricettività è pari a € 51.256.620, confermando limportanza di questo comparto per la realtà dei Sibillini. Linteresse crescente rivolto al territorio, visto come destinazione per le proprie vacanze è confermato anche dai dati statistici relativi al sito ufficiale del Parco: www.sibillini.net. Nel primo semestre del 2005, si sono infatti registrati circa 2.500.000 contatti. Le pagine più visitate sono quelle dedicate alla fruizione del territorio: strutture ricettive, attività da svolgere, manifestazioni e visite guidate. Si deduce quindi come il sito del Parco sia ormai uno strumento estremamente importante per organizzare da soli la propria vacanza o comunque per informarsi sui luoghi che si intendono visitare. Del resto è ormai chiaro che la diminuzione dei vincoli legati allo spostamento, allaccessibilità e ai servizi di fruizione ha fatto sì che la scelta del luogo di vacanza tenda sempre più ad essere condizionata dalla ricerca di emozioni, sentimenti e nuove esperienze. Il quadro che emerge dallanalisi è estremamente confortante, soprattutto in considerazione che il quinquennio di riferimento corrisponde agli anni della crisi per il turismo in Italia. Il turismo di valori su cui il Parco ha puntato, si dimostra vincente: valorizza la natura e lautenticità dei luoghi, è capace di raccontare la storia di chi sui Sibillini è vissuto e vive ed è capace di emozionare il visitatore. Tuttavia questo risultato non va assolutamente considerato come punto di arrivo, bensì di partenza. Molti infatti sono ancora i nodi da sciogliere perchè il territorio possa veramente esprimere un turismo di qualità: dallottimizzazione del sistema di fruizione territoriale, al miglioramento dellaccoglienza e degli standard qualitativi delle strutture ricettive, allaumento dellefficacia delle azioni di promozione e commercializzazione del prodotto turistico, al potenziamento dei servizi, ecc.... Anche se alcune azioni sono state avviate, la consapevolezza di una concorrenza che si esprime ormai a livello globale, deve essere di stimolo per garantire unitarietà e coerenza nelle politiche turistiche del territorio, per rafforzare la rete tra i diversi attori che a vario titolo operano nel turismo, così da fare sistema unendo le forze e le risorse disponibili. Tutto questo non può e non deve comunque prescindere dalla certezza che le risorse turistiche primarie del territorio dei Sibillini sono gli straordinari ambienti naturali, i molteplici paesaggi, i prodotti tradizionali dellagricoltura e della gastronomia. Per questo la lora conservazione e valorizzazione aggiunge al valore etico della salvaguardia dellambiente il valore economico legato al mantenimento delle risorse turistiche di questo territorio. Maria Laura Talamè |
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