L’importanza
della partecipazione
Il Parco motore
dello sviluppo locale
Acqua: un accordo decisivo
Il ritorno del nobile
signore dei boschi
Giorro, un cervo eccezionale
Gestione del cinghiale:
verso l’equilibrio
L’Osservatorio sul
Turismo nel Parco:
aumentano le presenze
Verso la valorizzazione
dell’area di Castelluccio
Adam Williams
Norma e Maurice Joseph
Un progetto con il CAI
per la segnatura
dei sentieri dei Sibillini
La carta dei sentieri
del Parco Nazionale
dei Monti Sibillini
La vetrina dei prodotti
del Parco Nazionale
dei Monti Sibillini
La banca del germoplasma
EOBEM:
il Parco visto dallo Spazio
L’agricoltura nel Parco
dei Monti Sibillini
Serie storiche e
successioni secondarie
negli incolti del
monte Cardosa
Due nuove strutture
all’interno della sede
del Parco
Notizie in breve
Attività ed escursioni
nei Sibillini
Le manifestazioni
nei Comuni del Parco
EOBEM: il Parco visto dallo spazio

La Collana dei Quaderni scientifico-divulgativi del Parco Nazionale dei
Monti Sibillini si arricchisce di un nuovo volume.
La pubblicazione “Il Parco visto dallo spazio - EOBEM: Un Progetto di
monitoraggio satellitare per la gestione delle risorse naturali del Parco
Nazionale dei Monti Sibillini” raccoglie gli studi e i risultati ottenuti
nell’ambito del progetto EOBEM che è stato finanziato dall’Unione
Europea, nell’ambito del IV Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo
Tecnologico. Nell’attività di ricerca sono stati coinvolti tre paesi europei:
l’Italia, la Gran Bretagna e la Grecia, per un totale di otto soggetti tra
aziende private, istituti ed enti di ricerca.
Obiettivo fondamentale del progetto oltre a quello di favorire lo scambio
di esperienze, dati, informazioni e competenze nel settore del
telerilevamento è stato, per il territorio dei Sibillini, quello di effettuare
una stima della biomassa prativa, arbustiva ed arborea (vegetazione
fotosinteticamente attiva) attraverso dati di osservazione della terra,
ovvero attraverso l’utilizzo di immagini, sia pancromatiche che
multispettrali, rilevate da satellite e successivamente elaborate tramite
specifici programmi informativi. Si è cercato, come viene evidenziato nel
volume, di realizzare un sistema di monitoraggio delle risorse vegetali
che fosse il più possibile efficace, rapido e riproducibile nel tempo, a
costi contenuti e che garantisse una integrazione con il sistema
informativo territoriale già operativo in seno al Parco. I risultati hanno
consentito di produrre, fra l’altro, una serie di cartografie: da quella delle
principali comunità vegetali a quella della produttività di biomassa delle
principali associazioni prative. Dati particolarmente utili che potranno
essere utilizzati direttamente per scopi di conservazione dell’ambiente
naturale o anche per la prevenzione di eventuali fenomeni ed utilizzi che
potrebbero rivelarsi dannosi per l’ambiente.


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